Nella Città del Vaticano si entra solo con il Green pass

La nuova norma dal 1° ottobre. Il controllo demandato alla Gendarmeria. Unica eccezione: la partecipazione alle celebrazioni liturgiche

La Sala stampa della Santa Sede ha diffuso nel pomeriggio di ieri, 20 settembre, un’ordinanza della Pontificia Commissione dello Stato della Città del Vaticano in materia di emergenza sanitaria pubblica. La novità: a partire dal 1° ottobre è consentito l’ingresso nello Stato della Città del Vaticano e nelle aree di competenza territoriale della Santa Sede «esclusivamente ai soggetti muniti del Certificato digitale Covid dello Stato (Green Pass vaticano), del Certificato digitale Covid (Green Pass europeo) o di certificazione verde Covid19 estera comprovante lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-Cov-2 o la guarigione da SARS-Cov-2, ovvero l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SARS-Cov-2».

Il controllo, si legge nel testo, è demandato al Corpo della Gendarmeria. Le disposizioni, è specificato, «si applicano ai cittadini, ai residenti nello Stato, al personale in servizio, a qualsiasi titolo, nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e nei vari organismi della Curia romana e delle istituzioni a essa collegate, a tutti i visitatori e fruitori di servizi». L’unica eccezione viene fatta «per coloro che partecipano alle celebrazioni liturgiche», per «il tempo strettamente necessario allo svolgimento del rito», fatte salve, naturalmente, «le vigenti prescrizioni sanitarie sul distanziamento, sull’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, sulla limitazione della circolazione e dell’assembramento di persone e sull’adozione di peculiari norme igieniche».

21 settembre 2021