Coldiretti: «La tutela dei boschi sia spinta nella lotta agli incendi»

La decisione dell’Unesco di inserire le foreste italiane nel patrimonio dell’umanità. Il progetto con Federforeste: 50 milioni di alberi in 5 anni

La decisione dell’Unesco di includere le foreste italiane nel patrimonio dell’umanità «rafforza l’impegno dell’Italia nella lotta agli incendi che devastano interi ecosistemi, danneggiano l’economica e mettono a rischio la vita di persone e animali in un Paese come l’Italia che può contare su oltre 11,4 milioni di ettari di foreste». Ad affermarlo è Coldiretti, all’indomani della decisione del Comitato del patrimonio mondiale Unesco di tutelare le faggete vetuste mediterranee nei Parchi nazionali di Aspromonte, Gargano e Pollino: circa 8mila ettari. «Si tratta del riconoscimento del valore anche culturale del bosco per un Paese come l’Italia con più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste», affermano.

Da Coldiretti evidenziano l’impegno per «difendere e valorizzare una risorsa importante del Paese a partire dal lavoro di oltre diecimila, fra boscaioli e aziende agricole forestali, che in Italia si dedicano alla buona gestione degli alberi e alla pulizia dei boschi che sono determinanti per l’ambiente e la sicurezza della popolazione in particolare sul fronte della lotta agli incendi che devastano ogni anno centinaia di ettari di foreste con danni incalcolabili dal punto di vista ambientale ed economico». Ai costi economici e sociali degli incendi, è l’analisi dell’organizzazione, «si somma una vera catastrofe ambientale in aree dove saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali. Dalla raccolta della legna a quella dei funghi, dall’allevamento al turismo. Per ogni bosco andato in fiamme – proseguono – ci sono danni all’ambiente, all’economia e al lavoro. Il pericolo arriva dai cambiamenti climatici con temperature sempre più alte, fenomeni meteo sempre più violenti e dalla mano criminale dell’uomo dalla quale dipende il 60% dei roghi che scoppiano ogni anno da Nord a Sud della Penisola». Da ricordare anche «il ruolo dei boschi nella tenuta idrogeologica dei territori, considerato che lungo la penisola più di 9 Comuni su 10 (91,1%) sono a rischio per frane, smottamenti o alluvioni».

Proprio per incrementare il patrimonio boschivo italiano, Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto di «piantare in Italia 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane – annunciano – anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali».

30 luglio 2021