Sale a 163 vittime il bilancio dell’alluvione in Germania

Si continuano a cercare i circa 700 dispersi. La celebrazione ecumenica a Soest, l’impegno delle comunità ecclesiali e la solidarietà della popolazione

Una celebrazione ecumenica, a Soest, per le persone colpite dall’alluvione. La Germania si è stretta in preghiera, domenica sera, 18 luglio, per «portare il disagio, l’orrore, la sofferenza e la disperazione davanti a Dio, che è un Dio di consolazione», ha detto nell’introduzione la pastora evangelica Leona Holler. «Dobbiamo stare tutti insieme adesso per portare consolazione e aiuto lungo il cammino», le parole dell’arcivescovo di Paderborn Hans-Josef Becker. Dal pastore Thorsten Latzel (Chiesa evangelica Renania) invece, una testimonianza della sua visita a Sinzig, dove «dodici persone sono morte in un istituto per disabili» e dove ha celebrato un servizio commemorativo. «Questo – ha aggiunto – è ciò che noi come Chiese possiamo fare ora: offrire luoghi dove piangere, protestare, riposare davanti a Dio». Esattamente quello che è avvenuto in tante chiese nel fine settimana, in un Paese sconvolto.

Non si ferma intanto la ricerca dei circa 700 dispersi, spalando tra fango e detriti, mentre la conta delle vittime è salita a quota 163: 117 in Renania-Palatinato e 43 in Nord Reno-Westfalia, secondo i dati della Polizia. E non si ferma nemmeno la solidarietà, tanto che sul profilo social della Direzione Vigilanza e Servizi del Nord Reno Westfalia è stato pubblicato un invito a «non portare ulteriori donazioni in natura nell’area di crisi. Tutte le capacità di stoccaggio sono completamente esaurite! Solo attraverso un approccio coordinato si può garantire che l’aiuto arrivi dove è urgentemente necessario». Nel post anche un grazie: «La vostra disponibilità ad aiutare è travolgente».

Nella notte tra domenica e lunedì, l’allerta inondazioni si è spostata nel sud e nell’est della Baviera, dove l’acqua ha invaso alcune città. Arrivata la notizia di un morto.

20 luglio 2021