Al Gemelli i “segreti del cibo”

Alla Cattolica presentati gli studi su alleanza cibo e malattie. Poi lo show-cooking dello chef pluristellato Heinz Beck tra alta cucina e alimenti salutari

Alla Cattolica presentati i risultati degli studi sull’alleanza tra cibo e malattie nella quarta edizione della Giornata della ricerca

Obesità, diabete e deficit cognitivi possono essere i risultati di una dieta ad alto indice glicemico e in parte inattiva, così come i grassi omega 3, che troviamo prevalentemente nel pesce, rallentano, invece, la crescita del cancro al colon e del melanoma. I segreti del cibo come strumenti di prevenzione e cura sono stati al centro della quarta edizione della “Giornata per la ricerca”, promossa dalla facoltà di medicina e chirurgia dell’università Cattolica e del policlinico “Agostino Gemelli”, che si è svolta giovedì 21 maggio, presso l’aula “Brasca” del nosocomio.

Una giornata in cui i ricercatori di 50 istituti hanno presentato i risultati degli studi sul ruolo della nutrizione nella salute. «Abbiamo diviso le ricerche in quattro macro aree, dove però troviamo di tutto – ha spiegato il professor Paolo Maria Rossini, direttore di neurologia del policlinico universitario Gemelli -: è bene dire che ogni individuo metabolizza il cibo in modo diverso e che, geneticamente, ognuno di noi può essere un ottimo o pessimo metabolizzatore di un determinato nutriente». Le ricerche partono da qui, dall’effetto che ogni proteina, metallo, vitamina, zucchero, grasso, ha sul nostro organismo.

Sul fronte dell’obesità, ad esempio, i ricercatori della Cattolica sono particolarmente attivi per scoprire i meccanismi molecolari che mediano l’azione infiammatoria dei chili di troppo. Ricerche, che hanno permesso di studiare quali sono i cibi con proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, come pesce, olio extravergine di oliva, ciliegie, broccoli, latticini, tè verde, che è opportuno assumere, dimostrando che malattie anche gravi come l’artrite reumatoide, migliorano con il calo del peso. Altro esempio è nel campo dei tumori: si stima, infatti, che il 30% di essi è causato da comportamenti alimentari errati, come il consumo eccessivo di carne rossa, o il basso consumo di frutta e verdura. L’utilizzo, invece, di salmone e pesce azzurro, ad esempio, ha un effetto sulle cellule tumorali del cancro del colon e della pelle, grazie alla proteina omega 3.

«Inoltre – ha spiegato la dottoressa Stefania Boccia, direttore della sezione igiene dell’Istituto di sanità pubblica – diversi studi da noi condotti, hanno messo in luce una riduzione del 40% del rischio di tumore alla bocca e alla gola per chi assume alimenti che contengono vitamine del gruppo B, come carciofi, lattuga e legumi e carotenoidi. E ancora – ha proseguito la dottoressa – altri studi, hanno evidenziato come, i tumori al fegato e allo stomaco possano derivare dal consumo di alimenti grigliati, soprattutto in soggetti portatori di alcune varianti genetiche sfavorevoli». E qui si apre il campo degli studi sulla nutrigenomica: «L’esempio del rame è indicativo – ha detto il professor Rossini -; normalmente è portato in circolo da una proteina, tranne una piccola parte, chiamata “rame libero”, che normalmente deve stare sotto una certa soglia. Alcuni soggetti producono più rame libero del dovuto. Con il passare del tempo, la quantità di rame intacca il cervello e altri organi creando, ad esempio, la distruzione di alcuni neuroni, e col tempo, può portare a malattie neurodegenerative. Ovviamente, questo discorso vale per mille altri nutrienti».

All’evento sono intervenute diverse personalità, tra cui il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti e il cardinale Angelo Scola, che ha ricordato come «questa giornata evidenzia il modo particolare in cui, il nostro Ateneo può mettersi al servizio dell’uomo, e come ogni medico ricercatore, fugge dalla pericolosa tentazione di onnipotenza, percependo il proprio lavoro come un tentativo a servizio della salute e del bene integrale della persona».

Dopo la presentazione dei progetti, la seconda parte della giornata ha visto una tavola rotonda sul tema della ricerca nell’alimentazione, conclusa con lo show-coocking dello chef pluristellato Heinz Beck cimentatosi in una dimostrazione sull’alleanza tra alimenti salutari e alta cucina. Infine, il conferimento del premio “Giovanni Paolo II”, giunto alla quarta edizione, attribuito al presidente della fondazione Berlucchi, Alessando Paterlini, per l’impegno a favore della ricerca scientifica e della società civile.

 

22 maggio 2015