Dall’Auditorium di Roma la Giornata mondiale del donatore di sangue

L'appuntamento, in modalità virtuale, il 14 e 15 giugno. Il Villaggio virtuale, con gli stand informativi, e l'evento istituzionale, con la presenza, tra gli altri, del ministro della Salute Speranza e del segretario generale Oms Ghebreyesus. I messaggi del Papa e del presidente Mattarella

“Give blood and keep the world beating”. Dona il sangue e permetti al mondo di continuare a scandire il suo ritmo. È lo slogan che accompagna la Giornata mondiale del donatore di sangue, che si celebra in Italia il 14 e 15 giugno. Dopo lo stop del 2020, a motivo della pandemia di coronavirus, torna dunque l’appuntamento con l’iniziativa istituita dall’Oms nel 2005, ospitata, seppure in modalità virtuale, dall’Auditorium di Roma. A renderlo possibile, la stretta collaborazione tra ministero della Salute, Centro nazionale sangue e CIVIS la sigla che raccoglie le principali associazioni italiane di donatori (Avis, Fidas, Fratres, Croce Rossa), con la collaborazione di DonatoriNati, l’associazione dei donatori della Polizia di Stato.

Tedros Adhanom Ghebreyesus, dorettore generale OMS
Nella foto, il direttore generale Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus

Il 14 giugno – giorno della celebrazione mondiale della Giornata, nell’anniversario della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e co-scopritore del fattore Rh – è in programma l’inaugurazione del Villaggio virtuale dei donatori, che replicherà anche nell’aspetto quello “fisico” inizialmente previsto: uno spazio dove reperire, grazie a stand virtuali, informazioni sul mondo della donazione volontaria e sull’impatto che ha sulle vite di molti pazienti. Sempre il 14 ci sarà l’evento istituzionale che vedrà, fra gli altri, la presenza del ministro della Salute Roberto Speranza, del segretario generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, oltre a messaggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Papa Francesco. A seguire, in collegamento con il palco dell’Auditorium, le esibizioni di artisti e cantanti, tra cui la cantautrice franco-indonesiana Anggun, la Banda della Polizia di Stato, Ron e la cantante e influencer Cecilia Cantarano. Ancora, sempre il 14 alle 21 per celebrare la giornata il Colosseo verrà illuminato di rosso. Il giorno seguente,15 giugno, spazio al confronto tra esponenti della comunità scientifica dei cinque continenti, chiamati a condividere le loro esperienze sul campo sulla gestione dei donatori e della risorsa sangue: un’emergenza globale, che rappresenta una sfida per il mondo intero.

Il ministro della Salute (foto: Ufficio stampa Palazzo Chigi)

«L’Italia prova a investire con ogni energia, ma abbiamo sempre più bisogno di persone che facciano la propria parte, di donne e uomini che decidano di dedicare un pezzo del proprio tempo e di dare un po’ del proprio sangue a una causa che è giusta e importante – ha detto presentando l’iniziativa il ministro della Salute Roberto Speranza -. Lavoreremo per organizzare sempre al meglio le nostre reti ma abbiamo bisogno chiaramente del consenso e della vicinanza di tantissime persone. Voglio ringraziarle tutte, proprio in vista di queste giornate, voglio ringraziare tutti coloro che decidono di donare il sangue perché è un atto giusto, bello e che consente di far funzionare davvero il nostro Servizio sanitario nazionale. Ci prepariamo a queste due giornate con lo spirito giusto – ha aggiunto -, consapevoli di questa fase così difficile che abbiamo affrontato e che oggi possiamo affrontare con maggiore fiducia soprattutto grazie alla presenza dei vaccini e grazie a un quadro epidemiologico che è più incoraggiante rispetto alle settimane precedenti».

Nel 2020 i donatori totali sono stati 1.626.506, in calo del 3,4% rispetto al 2019, si legge nel monitoraggio annuale del Centro nazionale sangue. I nuovi donatori sono stati 355.174, in calo del 2,0%. Aumentano i donatori in aferesi, quelli cioè che donano plasma o singoli componenti del sangue, che nel 2020 sono stati 217.638 (+7,5%). Le donazioni sono state quasi 2,9 milioni, di cui 2,5 milioni di sangue intero e il resto in aferesi. Ogni donatore in media effettua 1,8 donazioni l’anno. In calo i pazienti trasfusi, 638mila contro 603mila, e le trasfusioni totali: 2,8 milioni contro 2,9 milioni del 2019. Il sistema ha permesso comunque di garantire oltre 5 trasfusioni al minuto ai pazienti. Continua a salire l’età media dei donatori, con un calo di quelli tra 18 e 25 ani, scesi sotto i 200mila, e di quelli nelle fasce superiori fino a 45 anni; in aumento invece i donatori al di sopra di questa età. «Il sistema è riuscito, pur nell’emergenza pandemica, a mantenere l’autosufficienza per quanto riguarda i globuli rossi – è il commento di Vincenzo De Angelis, direttore del Centro nazionale sangue -. I numeri ci dicono però che l’invecchiamento della popolazione si sta riflettendo anche sui donatori e occorre invertire il trend per continuare a garantire le trasfusioni, che, ricordiamolo, sono un Livello essenziale di assistenza per il Servizio sanitario nazionale».

9 giugno 2021