Diritti infanzia e adolescenza: la piattaforma U-Report Italia di Unicef

L’iniziativa nei 30 anni dalla ratifica della Convenzione Onu. L’obiettivo: favorire partecipazione e inclusione dei 14-30enni su tematiche di loro interesse

A 30 anni dalla ratifica della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza da parte dell’Italia, il 27 maggio 1991, l’Unicef lancia anche nel nostro Paese U-Report Italia, una piattaforma digitale che nel mondo conta già 14 milioni di utenti (chiamati U-Reporter) da 76 Paesi. L’iniziativa, spiegano dall’Unicef, «favorisce la partecipazione, l’inclusione sociale e l’empowerment dei giovani tra i 14 e i 30 anni, in ogni Paese in cui è attiva, su tematiche di loro interesse, attraverso sondaggi online».

Come prima attività in Italia viene lanciato un sondaggio sui diritti dei bambini e degli adolescenti nel nostro Paese. L’occasione è stata, ieri, nel giorno dell’anniversario, l’evento in streaming “Ascolto e partecipazione delle ragazze e dei ragazzi a 30 anni dalla ratifica italiana della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. «Oggi più che mai – ha affermato la presidente di Unicef Italia Carmela Pace – dobbiamo ascoltare i nostri ragazzi e ragazze, metterli al centro delle nostre priorità, dare degli strumenti utili per esprimere le loro opinioni, favorendo l’inclusione sociale e l’empowerment delle nuove generazioni. Per questo, mentre celebriamo i 30 anni della ratifica della Convezione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del nostro Paese, invitiamo i giovani a iscriversi a U-Report Italia per poter esprimere la propria opinione ed essere protagonisti attivi delle nostre società».

Come Unicef, ha chiarito la coordinatrice Unicef per il programma di risposta in Italia Anna Riatti, «il nostro valore aggiunto è proprio quello di dare voce a bambini, adolescenti e giovani, rendendoli i principali agenti di cambiamento. Attraverso U-Report, negli anni passati, abbiamo ascoltato le voci di chi è arrivato in Italia da solo, senza figure familiari di riferimento, garantendo l’accesso al sistema di protezione, a percorsi di sviluppo delle competenze e inclusione sociale, favorendone la transizione all’età adulta – ha ricordato -. Il  coinvolgimento diretto e la partecipazione vanno assicurati soprattutto ora che l’Italia sta integrando la propria agenda con nuovi interventi e piani d’azione per l’infanzia e l’adolescenza».

In concreto, la gestione di U-Report Italia è demandata a una rete (“Steering Committee”) aperta a organizzazioni del terzo settore e a movimenti giovanili – tra cui Younicef, OfficineItalia per ReteGiovani2021, Visionary, Care Leavers Network, ArciRagazzi -, con il coordinamento operativo dell’Unicef.

28 maggio 2021