La veglia di Pentecoste a San Giovanni in Laterano

La celebrazione sabato 22 maggio alle 19.30 con il cardinale Angelo De Donatis. Biglietti gratuiti in Vicariato. Diretta sulla pagina Facebook e su Telepace. La meditazione del vicario del Papa in preparazione alla solennità di domenica 23 maggio

La basilica cattedrale di San Giovanni in Laterano ospita, sabato 22 maggio, la Veglia di Pentecoste della diocesi di Roma, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. L’appuntamento è per le 19.30. Prevista la partecipazione dei fedeli – nel rispetto delle norme di contenimento del coronavirus -, per i quali sono disponibili dei biglietti, completamente gratuiti, nella portineria del Vicariato e nell’ufficio del Servizio diocesano per la pastorale giovanile, al secondo piano del Palazzo lateranense, nei rispettivi orari di apertura. Sarà comunque possibile assistere alla celebrazione sia sulla pagina Facebook della diocesi di Roma, sia su Telepace (canale 73 e 214 in hd; 515 di Sky).

In preparazione alla solennità, De Donatis ha inviato nei giorni scorsi una meditazione, indirizzata a sacerdoti, religiose e religiosi e membri delle équipe pastorali, ispirata alla Seconda Lettera di san Paolo ai Corinzi, al capitolo 6. «Un brano fondamentale – lo definisce il cardinale nella lettera -, caro a ogni cristiano che scopre la sua chiamata a essere discepolo evangelizzatore, perché descrive quella gioia e quell’ebbrezza che si prova quando si è a servizio dell’annuncio del Vangelo». Al centro, infatti, c’è l’invito ad «accogliere il dono dell’evangelizzazione». E la Pentecoste è il momento giusto per farlo. «Mentre il nostro sguardo rimane sempre attento alla vita concreta delle persone che abitano i nostri quartieri – scrive il porporato -, anche attraverso l’attività della mappatura affidata alle équipe pastorali, sentiamo forte il desiderio, suscitato e alimentato dallo Spirito della Pentecoste, di condividere con tutti il kerigma che è l’incontro con il Signore Risorto. È lui che si fa costantemente vicino ad ogni uomo, è Lui che per mezzo del suo Spirito ci spinge ad accostarci agli altri perché vuole realizzare in Sé quella fraternità universale che è il regno del Padre».

20 maggio 2021