Coronavirus, Commissione europea: allentare le restrizioni sui «viaggi non essenziali»

La proposta alla luce dei progressi delle campagne di vaccinazione e degli sviluppi della situazione epidemiologica a livello mondiale. Il «freno di emergenza» comune

È di ieri, 3 maggio, la proposta della Commissione europea di allentare le restrizioni sui viaggi non essenziali nell’Ue. Un’idea maturata alla luce dei progressi delle campagne di vaccinazione e degli sviluppi della situazione epidemiologica a livello mondiale. Secondo Bruxelles dunque è tempo di permettere l’ingresso nel territorio dell’Unione europea non solo a chi proviene da Paesi con una buona situazione epidemiologica ma anche a chi ha ricevuto l’ultima dose di un vaccino autorizzato dall’Ue o addirittura – è la proposta della Commissione –  di vaccini che hanno completato il processo previsto dall’Oms. Costoro avrebbero diritto di accesso senza obbligo di quarantene o tamponi all’arrivo. In attesa dell’operatività del certificato verde digitale, serviranno certificati rilasciati dagli Stati membri. Idem per i cittadini non-Ue, se autenticità, validità e integrità del loro certificato sono verificabili.

Non solo: secondo la Commissione Ue è anche tempo di innalzare la soglia “numero di nuovi casi Covid/100mila abitanti” per redigere l’elenco di Paesi da cui consentire tutti i viaggi , passando da 25 a 100 casi. Prevista anche una misura di sicurezza: poiché dilagano le varianti, la Commissione vorrebbe introdurre un «freno di emergenza» comune, per limitare il rischio che le varianti entrino nell’Ue: cioè un meccanismo a disposizione dei Paesi Ue per «agire rapidamente e limitare temporaneamente al minimo indispensabile tutti i viaggi dai Paesi colpiti per il tempo necessario a mettere in atto misure sanitarie adeguate».

4 maggio 2021