Race for the cure, in 60mila contro il tumore al seno

Sedicesima edizione dell’evento. Presenti il ministro Boschi e la presidente della Camera Boldrini. Lorenzin: «Sopravvivenza in netto aumento»

Sedicesima edizione dell’evento. Presenti anche il ministro Boschi e la presidente della Camera Boldrini. Lorenzin: «Sopravvivenza in netto aumento»

La generosità degli oltre 60mila che hanno preso parte ieri, domenica 17 maggio, alla XVI edizione della “Race for the cure” di Roma non conosce crisi. Giunta al termine di una tre giorni ricca di iniziative all’insegna della salute, dello sport e del benessere, la popolare corsa di solidarietà e di raccolta fondi della Komen Italia per sostenere la lotta ai tumori del seno ha raccolto ancora una volta una straordinaria adesione di pubblico che migliora il successo record dello scorso anno e consente all’associazione di continuare a finanziare progetti di educazione, prevenzione e cura del tumore del seno, che si andranno ad aggiungere ai 290 già realizzati grazie alle precedenti edizioni italiane con l’impiego di oltre 2,4 milioni euro.

Al Circo Massimo, insieme alle madrine dell’evento, le attrici Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi, c’erano molte personalità della politica e della cultura a sostenere le oltre 5mila “Donne in Rosa”, operate di tumore del seno, che indossando la caratteristica t-shirt di colore rosa hanno trasmesso una testimonianza coraggiosa per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce ed incoraggiare le altre donne che incontrano la malattia a farlo con un atteggiamento più positivo. Dalla presidente della Camera Laura Boldrini al ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, dal sindaco di Roma Ignazio Marino al presidente del Coni Giovanni Malagò all’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia John Phillips e all’assessore comunale allo Sport Paolo Masini.

Presente anche il ministro delle Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, che prima della partenza ha commentato: «È importante continuare ad attirare l’attenzione su questo aspetto della salute e ricordare alle donne che non sono sole. Questo appuntamento, oltre ad attirare l’attenzione sulla prevenzione, è anche un bel messaggio per chi ha vinto la battaglia contro la malattia e per chi la sta ancora combattendo ma ha comunque voglia di mettersi in gioco e soprattutto sa che non e’ da sola ma ha molte donne che la accompagnano nella sfida contro la malattia». Per il sindaco di Roma Ignazio Marino Race for the Cure è «un appuntamento importantissimo – ha detto -. Una corsa che serve a ricordare che il tumore del seno oggi è una malattia non solo guaribile ma curabile. L’aspetto però fondamentale è la diagnosi precoce e quindi è fondamentale investire risorse nella diagnosi precoce».

«Il tumore al seno è spesso vissuto dalle donne come una vergogna da nascondere – scrive su Facebook la presidente della Camera Laura Boldrini -. Oggi invece ad indossare la maglietta rosa alla “Race for the cure” erano tantissime. Lo hanno fatto per testimoniare senza paura che loro ci sono passate e che la malattia si può vincere. Un grande gesto di incoraggiamento verso tutte le donne che vivono questa condizione e un invito a non sentirsi sole». Per Boldrini, «prevenzione è conoscenza e, nel caso del tumore al seno, è decisiva: le statistiche dicono che circa il 95 per cento delle donne può guarire grazie alla diagnosi precoce». Per questo, continua Boldrini, «siamo venute in tante e in tanti alla maratona organizzata al Circo Massimo dall’associazione “Susan G. Komen Italia”, presieduta da Riccardo Masetti, il cui obiettivo è informare e sensibilizzare su questa patologia. All’inizio del secolo le possibilità di guarigione da questa malattia erano bassissime, quasi pari allo zero, oggi riesce a salvarsi il 70 per cento delle pazienti. Una percentuale che sale al 95 per cento se la diagnosi è precoce. I controlli specifici e periodici sono dunque decisivi».

Dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin un messaggio ai partecipanti della manifestazione tenutasi al Circo Massimo. “Il cancro della mammella – sottolinea il ministro- è il primo tumore per frequenza nella donna, rappresentando il 29 per cento di tutte le nuove diagnosi tumorali. Dall’analisi dei dati dei registri tumori italiani si stima che in Italia siano diagnosticati circa 46 mila nuovi casi/anno di carcinoma della mammella. Oltre ad essere il primo tumore per frequenza, il cancro della mammella è anche la principale causa di mortalità oncologica nella donna, anche se, grazie a diagnosi sempre più precoci e terapie sempre più efficaci, la sopravvivenza è in netto aumento. La presenza massiccia che, sono certa, anche stavolta verrà registrata alla manifestazione, di tante “Donne in rosa” che si sono confrontate con il tumore è la chiara testimonianza che da questa malattia si può guarire. Ritengo sia importante mettere assieme le nostre energie. E Race è certamente un modo efficace e divertente per farlo. Soprattutto di agire sul fronte della prevenzione: è fondamentale cogliere qualsiasi occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano».

18 maggio 2015