Raggi ai sindaci d’Italia: «Aderiamo tutti a istanze di liberazione di Aung San Suu Kyi»

Dal sindaco di Roma una lettera – appello inviata al presidente Anci Decaro, per sensibilizzare sulla situazione dei diritti umani in Myanmar

La lettera del sindaco di Roma Virginia Raggi è indirizzata al presidente Anci (Associazione nazionale Comuni d’Italia) Antonio Decaro ma l’appello è rivolto a tutti i sindaci d’Italia: un invito ad aderire alle istanze di liberazione di Aung San Suu Kyi, leader birmana della Lega Nazionale per la Democrazia (LND), e del presidente Win Myint. Non solo: l’obiettivo, spiegano dal Campidoglio, è anche quello di «sensibilizzare i primi cittadini del Paese sulla tragica situazione dei diritti umani in Myanmar: la situazione politica del Paese asiatico si è drammaticamente aggravata, in termini di mancanza di libertà di espressione, deterioramento delle attività economiche e impoverimento di milioni di famiglie», si legge nella nota diffusa da Roma Capitale.

«La battaglia per il rispetto dei diritti umani dev’essere la battaglia di tutti – scrive Raggi -. Per questo è importante che l’adesione all’istanza di liberazione di Aung San Suu Kyi sia condivisa e sostenuta il più possibile. Stesso dicasi per le iniziative di cessazione delle violenze e di ripristino della democrazia nel Myanmar. Aung San Suu Kyi è una cittadina di Roma, un’amica, un simbolo della pace nel mondo: lei e il popolo birmano meritano la nostra vicinanza». Il 16 marzo scorso il sindaco della Capitale ha ricevuto in Campidoglio una delegazione della comunità birmana in Italia, che le ha esposto il dramma birmano: Roma Capitale ha sposato la causa di Aung San Suu Kyi, cittadina di Roma dal 1994 e Premio Nobel per la Pace nel 1991, esponendo la sua immagine a Palazzo Senatorio e unendosi alle richieste per la sua liberazione.

6 aprile 2021