Coronavirus, i medici di base: «Priorità nei vaccini ai più vulnerabili»

La proposta in una lettera – appello del presidente Simg Cricelli al ministro della Salute Speranza. Alla base, il calcolo dell’Indice di vulnerabilità per Covid-19

Dal presidente Simg (Società italiana di medicina generale) Claudio Cricelli arriva una lettera – appello al ministro della Salute Roberto Speranza. Al centro, l’invito a dare «immediata priorità nel piano vaccinale per Covid-19» ai «pazienti con una o più patologie croniche», sulla base del calcolo del cosiddetto «Indice di vulnerabilità per Covid-19». Il parametro indicato, spiega Cricelli, «fa riferimento non a una generica “fragilità” ponderata per età, sesso e patologie intercorrenti ma valuta più nello specifico la “vulnerabilità” per Covid-19, cioè il rischio reale rispetto a questa patologia».

Questo calcolo, spiega il presidente Simg, «può essere facilmente eseguito dai medici di famiglia sulla base delle cartelle cliniche aggiornate regolarmente per ogni paziente. La correlazione tra il dato dell’età e le patologie croniche con grave impatto sulla vulnerabilità e la mortalità per Covid-19 è ormai universalmente studiata, conosciuta e accettata. La pandemia ha mostrato come tali patologie rappresentino oggi uno straordinario micidiale fattore di rischio nell’aumentare la mortalità in chi è affetto da Sars-Cov-2».

Non solo: Cricelli interviene anche sulle malattie croniche. «Poiché alcune malattie croniche costituiscono un gigantesco fattore di rischio per Covid-19 – spiega -, è indispensabile che sia immediatamente consentito anche ai medici di famiglia di poter utilizzare e prescrivere tutte le risorse terapeutiche e tutti i farmaci per patologie come diabete e Bpco, sinora riservati alla prescrizione da parte degli specialisti. Tutti i cittadini affetti da malattie croniche – prosegue – hanno il diritto di avere accesso attraverso il loro medico di medicina generale a farmaci e terapie indispensabili per la buona cura delle cronicità, oggi ancor più rilevanti in quanto fortemente protettive contro il Covid».

5 marzo 2021