Recovery Plan, Acli: «Al centro lavoro, salute e formazione»

Il presidente Rossini in audizione, nei giorni scorsi, alla Camera, in merito alle Missioni 5 (Inclusione e Coesione) e 6 (Salute) del Piano nazionale

Scuola e formazione, «lavoro buono» e una «vera» riforma  sanitaria. Questi i punti che il presidente nazionale delle Acli Roberto Rossini ha sottoposto alla Commissione affari sociali della Camera dei deputati nel corso di un’audizione, nei giorni scorsi, relativamente alle Missioni 5 (Inclusione e Coesione) e 6 (Salute) del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Recovery Plan). L’obiettivo a cui guardare, spiegano dall’associazione in una nota diffusa a seguito dell’audizione, è «superare la crisi» ma anche «lavorare per la felicità sociale del nostro Paese».

Per Rossini, «come premesse fondamentali ad ogni tipo di proposta dobbiamo prima di tutto specificare che il debito sarà “buono” se le infrastrutture che si creeranno favoriranno un radicale cambio di paradigma economico e sociale secondo gli obiettivi promossi». Ancora, «l’efficienza degli interventi sarà direttamente proporzionata alla rapidità e alla trasparenza dei processi posti in atto e al coinvolgimento dei soggetti della società civile, e all’inclusione di tutte le fasce della popolazione, non sottovalutando il problema della mobilità internazionale».

Tra le proposte formulate in materia di politiche attive del lavoro anche quella di creare, parallelamente al sistema scolastico, un sistema nazionale integrato per l’apprendimento permanente e il riconoscimento delle competenze della popolazione adulta. Suggerito anche un ripensamento del sistema della previdenza che riduca le disuguaglianze di genere e generazionali.

4 febbraio 2021