Emergenza freddo, Medicina Solidale: «Fare rete per evitare nuove morti»

La presidente Lucia Ercoli: «Tanti fanno oltre il possibile da anni e ogni giorno ma è arrivato il momento di abbandonare l’io per essere un noi unito»

«La tragedia della morte di tante persone in strada a causa del freddo  nella nostra città deve spingere soprattutto le tante realtà di volontariato a mettersi in rete in una dimensione di dialogo e confronto. Piccoli e grandi che siano, per essere più forti e per dare risposte celeri ed efficaci». A parlare è Lucia Ercoli, coordinatrice di Medicina Solidale, che a Roma assiste persone fragili e senza dimora in 7 ambulatori di strada. «Tanti fanno oltre “il possibile” da anni e ogni girono – aggiunge – ma è arrivato il momento di abbandonare l’io per essere un noi, unito e solidale».

Nelle parole di Ercoli, Roma è «una metropoli complessa che da anni tenta di fronteggiare situazioni di grave disagio, rese ancor più gravi dalla pandemia che ha aumentato considerevolmente la fascia di popolazione vulnerabile». Proprio per questo, «tutta la società civile e la comunità cristiana sono chiamate a dare il loro contributo cercando insieme vie di soluzione strutturali e non emergenziali. A partire da un rinnovato linguaggio che dal servizio gratuito e solidale renda a ogni parola non solo il valore della denuncia quanto la forza della proposta».

14 gennaio 2021