Assalto al Congresso Usa, i leader Ue: «Violenza shock»

Dopo le violenze del 6 gennaio da parte dei sostenitori di Trump, la condanna degli Stati europei e delle istituzioni di Bruxelles. «Biden presidente legittimo»

All’indomani dell’assalto al Campidoglio, sede del Congresso Usa, nella giornata di ieri, 6 gennaio, la maggior parte dei leader degli Stati europei e le istituzioni di Bruxelles condannano l’atto anti-democratico operato dai sostenitori di Donald Trump e confermano stima e fiducia nei confronti del presidente eletto Joe Biden. Nelle parole del presidente del Consiglio Ue Charles Michel, «il Congresso degli Stati Uniti è un tempio della democrazia». Proprio per questo, definisce uno «shock» le scene a cui si è assistito. «Confidiamo negli Stati Uniti per garantire un trasferimento pacifico del potere a Joe Biden», conclude.

Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli parla di «una pagina nera che resterà impressa. Ma violenza e intimidazione non prevarranno – prosegue -. Oggi più che mai siamo dalla parte della libertà e della democrazia». Per Sassoli, il parlamento, «liberamente eletto», aggiunge, è «massima espressione e simbolo» della stessa democrazia. Nel messaggio inviato alla presidente della Camera statunitense Nancy Pelosi, si è detto «profondamente turbato nel vedere le scene arrivate da Washington. I miei pensieri – ha scritto – sono rivolti alla sicurezza vostra e dei vostri colleghi e spero che l’ordine possa essere ripristinato rapidamente e che possa avvenire un pacifico trasferimento di potere», da Trump a Biden, «in linea con i desideri del popolo americano».

Anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen rinnova la fiducia «nella forza delle istituzioni e della democrazia statunitensi» e invoca una «transizione pacifica del potere» a Biden, presidente che «ha vinto le elezioni. Non vedo l’ora – aggiunge – di lavorare con lui come prossimo presidente degli Stati Uniti».

7 gennaio 2021