Il concerto di Natale, dalla cattedrale di Roma alle case del mondo

Il Coro della diocesi e l'orchestra Fideles et Amati diretti da monsignor Marco Frisina hanno proposto i canti della tradizione natalizia in diretta tv e in streaming, su Facebook. De Donatis: «Nessuna preoccupazione offuschi la gioia dell'amore di Dio»

Quest’anno non c’era il pubblico ad accompagnare con il battito delle mani “Feliz Navidad”, né i bambini che saltellavano sulle note di “Jingle bells”. Ma il tradizionale concerto di Natale del Coro della diocesi di Roma e dell’orchestra “Fideles et Amati”, diretti da monsignor Marco Frisina, ieri sera, 20 dicembre, è riuscito a regalare numerose emozioni portando lo spirito natalizio nelle case di tante famiglie nel mondo. Giunto alla trentaseiesima edizione, il concerto nella basilica di San Giovanni in Laterano non ha previsto la presenza di pubblico, nel pieno rispetto delle norme vigenti per evitare il diffondersi del coronavirus, ma ha comunque ottenuto migliaia di spettatori. Trasmesso in diretta televisiva su Telepace e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma, l’appuntamento di musica sacra ha ottenuto 75mila visualizzazioni. Non solo dall’Italia: erano collegati statunitensi, brasiliani, messicani, argentini, portoghesi, spagnoli, rumeni, ucraini. Tutti hanno così potuto percepire «la vicinanza della Madre Chiesa in un momento di particolare sofferenza e disagio», ha detto il cardinale vicario Angelo De Donatis rivolgendo il suo augurio ai tanti che hanno seguito il concerto da casa. «Percepiamo l’abbraccio della consolazione che a vicenda ci scambiamo virtualmente – ha aggiunto -. Sostenuti e rafforzati nella fede, proseguiamo il nostro cammino di credenti». Quindi ha rivolto l’augurio «di vivere il Natale come occasione per riscoprire ciò che davvero caratterizza i cristiani che attendono il Messia: la comunione con Dio, da cui scaturisce la carità». L’auspicio del porporato è che «nessuna preoccupazione per le tradizioni che non si potranno onorare offuschi la gioia dell’amore grande di Dio».

Introdotta da monsignor Walter Insero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi, la serata è stata un susseguirsi di sedici brani appartenenti alla tradizione natalizia italiana, anglosassone, tedesca, fino a quella hawaiana, eseguiti dai 40 membri del coro e da 24 elementi dell’orchestra che, seppur a rango ridotto, hanno creato un clima di festa e diffuso un messaggio di gioia, speranza e comunione, come nel caso di “Stille nacht”, cantato in varie lingue, «per sentirsi uniti al mondo intero che quest’anno vive un Natale difficile e doloroso», ha affermato Frisina. Il sacerdote si è soffermato sul fatto che la serata ha voluto dare un segno di speranza che «fa superare la notte che stiamo attraversando, fatta di paura, inquietudine, sofferenza e di lutto per molte famiglie».

Circa 600 i commenti scritti durante la diretta da chi ha voluto ringraziare il Coro della diocesi di Roma che «per una volta è stato il coro di tutte le diocesi italiane, perché ha riunito “virtualmente” tante persone a pregare» e per aver «offerto con la sua arte emozionante e commovente un messaggio di fiducia in un futuro migliore e di prossimità a chi è nella solitudine e nella sofferenza». Le note di “Tu scendi dalle stelle”, “Joy to the world” e “Adeste fideles” si sono diffuse anche nelle corsie di un ospedale in Romania, come ha scritto un altro utente.

21 dicembre 2020