Santa Emerenziana, il bilancio di un anno alla ri-scoperta dell’essenziale

Il racconto di un percorso «di grazia», nel tempo della pandemia. La raccolta alimentare straordinaria, i pacchi per centinaia di famiglie e il centro d’ascolto

Il 2020 della comunità parrocchiale di Santa Emerenziana, al quartiere Africano, si conclude con la presenza della sacra effigie della Beata Vergine Maria Immacolata della Medaglia miracolosa, dal 21 al 23 dicembre. «Nei giorni in cui siamo in attesa della nascita di Suo Figlio – spiega il parroco, don Carlo Purgatorio – Maria starà in mezzo a noi, scegliendo la nostra parrocchia come tappa della peregrinatio in occasione dei 190 anni dalle apparizioni a santa Caterina Labouré».

L’accoglienza dell’effigie avverrà alle 16 di lunedì 21, anche con diretta streaming; alle 18.30 è in programma la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo ausiliare per il settore Nord Guerino Di Tora. Ogni giorno la chiesa rimarrà aperta dalle 7 alle 21. Mercoledì l’affidamento dei malati e degli anziani a Maria.

Sarà la conclusione di un anno – tormentato dall’emergenza sanitaria mondiale legata alla pandemia – che, secondo il sacerdote, la comunità parrocchiale ha vissuto come un «anno di grazia. Il primo dono di quest’anno – ricorda – è giunto il 17 gennaio con la partecipazione di una rappresentanza dell’équipe pastorale e dei giovani alla celebrazione eucaristica del mattino di Papa Francesco a Santa Marta. In quella sede, nel silenzio delle prime ore del giorno, il Santo Padre ci ha invitato a riscoprire “l’essenziale” e ad abbandonare gli orpelli e il superfluo. Un invito risuonato concreto all’avvento della pandemia».

Il lockdown ci ha privati di tanto, spiegano da Sant’Emerenziana , ma «ha anche spento il rumore che disturbava le nostre vite di fede. Nel silenzio della nostra città e del nostro quartiere è risuonata ogni giorno la Parola di Dio, diffusa sul web e sui cellulari, e commentata dal parroco.  La terrazza della nostra parrocchia è divenuta altare per la celebrazione della Domenica della Palme e della Pasqua e in tanti si sono affacciati dai propri balconi, riscoprendoci “comunità”. Nel silenzio del lockdown, siamo riusciti ad ascoltare il battito del nostro cuore che ha suggerito di attivarci e di andare verso gli altri».

È nata così inizialmente una raccolta straordinaria di beni alimentari.  La biblioteca parrocchiale ha accolto le offerte concrete che hanno permesso, da aprile a luglio, di consegnare ogni settimana pacchi e viveri a centinaia di famiglie. «Quell’esperienza  – sottolineano da Sant’Emerenziana – è stato il seme da cui è germogliato il centro di ascolto Caritas, che da settembre ha iniziato la sua attività e, con la sua presenza, ha promosso una raccolta di beni che ha nuovamente toccato il cuore della comunità e del quartiere. Al termine di quest’anno, quindi, non possiamo che levare al cielo il nostro “Grazie, Signore!”».

17 dicembre 2020