Acli, Roma: davanti al Covid, investire sul futuro

La presidente provinciale Lidia Borzì: «Urgente e strategico realizzare un’alleanza educativa, come ci chiede il Papa, e farla diventare una priorità»

Dedicato alle “Nuove sfide ai tempi del Covid-19″ il web talk promosso dalle Acli provinciali di Roma nell’ambito della VI Ottobrata solidale, la kermesse promossa dal sistema Acli per raccontare la bellezza della solidarietà attraverso il linguaggio dell’arte, della cultura e dello sport con il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale, di Roma Capitale, del Vicariato di Roma.

Al centro, la “fame” di futuro che accomuna molte delle famiglie incontrate in questi mesi. «Vogliamo quindi cercare di dare, a questa fame, una risposta, e possiamo farlo partendo dall’educazione. Purtroppo – ha commentato la presidente provinciale delle Acli Lidia Borzì – la paura di questa pandemia ruba ancor di più il futuro, lo trasforma in una minaccia, mettendo in forse le nostre certezze, materiali e morali» Investire sull’educazione significa allora «investire sul futuro, e per questo riteniamo che sia urgente e strategico realizzare un’alleanza educativa, come ci chiede Papa Francesco, e farla diventare una priorità. Per fare ciò – ha continuato Borzì – è necessario coinvolgere chiunque senta questa responsabilità: scuola, famiglia, Chiesa, politica, istituzioni, società civile, mondo del lavoro e della comunicazione. Occorre, quindi, stringere le maglie della rete, così da tenere insieme un doppio sguardo, dal basso dei bisogni primari all’alto di una visione lungimirante».

Si tratta di un metodo che ormai è anche «sostanza» dell’impegno delle Acli di Roma sul territorio, ha rivendicato la presidente dell’associazione romana. Lo stesso web talk che si è svolto ieri, 21 ottobre, si colloca nell’ambito di un progetto preesistente -“L’isola che c’è”, sostenuto da Impresa sociale Con i bambini e nel tempo arricchitosi di nuovi partner -, che favorisce quella «rete complementare in cui il terzo settore esprime la sua forza e il suo potenziale da valorizzare», ancora le parole di Borzì.

L’obiettivo dell’incontro: tracciare alcune «linee di speranza», basate su due pilastri: «Il lavoro di rete e alcune proposte concrete. Se la parte sanitaria di questa crisi globale che stiamo vivendo è appannaggio della comunità scientifica – ha concluso la presidente provinciale -, per quella sociale ed educativa possiamo e dobbiamo fare ciascuno la nostra parte in maniera sussidiaria e in un’ottica di corresponsabilità, se non vogliamo giocarci il futuro».

22 ottobre 2020