Coronavirus, l’Ostello “Don Luigi Di Liegro” sospende l’attività

Ricoverati per sospetto Covid 5 degli ospiti; attivato il tracciamento dei contatti. Tra gli 80 presenti al momento, 23 sono risultati positivi al tampone

L’Ostello “Don Luigi Di Liegro” della Caritas di Roma, alla Stazione Termini, sospende la sua attività ordinaria per garantire la sicurezza degli ospiti, degli operatori e dei volontari. «La scorsa settimana – informano dall’organismo pastorale – sono stati ricoverati 5 ospiti per sospetto Covid e si è attivato, in piena collaborazione con la Asl, un sistema di tracciamento dei contatti». Al momento, nella struttura, sono presenti 80 ospiti, 23 dei quali sono risultati positivi al tampone Covid-19 effettuato lo scorso 8 ottobre; con loro anche 2 operatori. Tra i positivi, uno è stato ricoverato per sopraggiunta sintomatologia. Quattro ospiti Covid positivi, in accordo con la Regione, saranno trasferiti nelle prossime ore in strutture d’isolamento.

«I restanti 18 ospiti contagiati, tutti asintomatici, pur presentando situazioni di fragilità sociale e condizioni di criticità sanitaria indipendente dal Covid, resteranno al momento isolati all’interno di un’ala della struttura. Sono assistiti dalla Caritas con la preziosa collaborazione della Croce Rossa». Gli altri ospiti, risultati negativi al primo tampone a cui ne seguiranno altri, sono isolati anch’essi all’interno dell’ala principale della struttura, separata dalla prima.

La Caritas è in costante contatto con le Istituzioni – Regione Lazio, Comune di Roma, Asl Rm 1 e Ospedale “Spallanzani” – per monitorare la situazione. In particolare, la Caritas sollecita una presa in carico totale degli ospiti contagiati da parte delle istituzioni in quanto «il loro stato di salute non è compatibile con la permanenza nella struttura». L’Ostello è infatti un centro di prima accoglienza, a bassa soglia, per persone senza dimora, spesso con patologie croniche, e «non può garantire una gestione sanitaria in particolare in condizione di isolamento», affermano dalla Caritas.

14 ottobre 2020