Cristiani gettati in mare: «Imbarbarimento»
Il segretario della Cei Nunzio Galantino commenta l’uccisione di 12 immigrati da parte di altri migranti nel viaggio verso l’Italia. Elzir (Ucoii): «Basta odio»
Il segretario della Cei Nunzio Galantino commenta l’uccisione di 12 immigrati da parte di altri migranti nel viaggio verso l’Italia. Elzir (Ucoii): «Basta odio»
«Un passo avanti nell’imbarbarimento, nella strumentalizzazione della religione». Il segretario della Cei Nunzio Galantino commenta così l’uccisione dei 12 immigrati cristiani gettati in mare da altri compagni di viaggio nella traversata dalla Libia all’Italia avvenuta ieri, giovedì 16 aprile. La loro unica colpa: la loro fede. «Quando gente che vive la stessa situazione di difficoltà, qual è quella di coloro i quali stanno su un barcone e tentano di raggiungere un posto che dovrebbe essere di speranza – ha dichiarato ai microfoni di Radio Vaticana -, addirittura strumentalizzano l’esperienza religiosa e il credo religioso per dover far prevaler il proprio pensiero, la propria situazione, vuol dire che sono stati interiorizzati certi ragionamenti». Ragionamenti che finora «erano stati tenuti sul piano ideologico». Adesso invece, per il presule, «questo tipo di discorso di rivendicazione, questo tipo di contrapposizione purtroppo basata sulla religione ma che con la religione non ha niente a che fare, viene speso a livelli spiccioli e di contrasti individuali».