Si riparte al liceo Manara, capofila negli screening

Riprende la didattica in presenza e da remoto dopo la sospensione in attesa dei risultati dei test antigenici. Tre i positivi. La preside: auspico serenità

Riprende oggi, 5 ottobre, la didattica in modalità sincrona, in presenza e da remoto, al liceo classico “Luciano Manara”, dopo la sospensione delle lezioni in classe disposta da giovedì 1° ottobre. Una decisione adottata non dalla Asl Roma 3 ma dall’istituto di Monteverde Vecchio, che ha preferito attivare, per prudenza, la didattica a distanza nell’attesa dei risultati complessivi dello screening epidemiologico avviato lo scorso lunedì nella palestra della scuola. Nella prima tornata di test antigenici rapidi, i positivi registrati erano stati sei – cinque studenti e un docente -, risultati poi negativi al tampone molecolare di conferma.

Un falso allarme che per qualche ora aveva generato non poca apprensione all’interno dell’istituto, dove l’attività di monitoraggio sanitario si è conclusa lo scorso 1° ottobre: «Sono state coinvolte circa 820 persone tra studenti, docenti e personale Ata – si legge in una nota pubblicata sul sito della scuola -. A conclusione di tale intervento possiamo affermare che è emerso un solo caso di positività accertata e asintomatica, al quale si aggiungono due casi positivi diversamente accertati di cui questo istituto è venuto a conoscenza tramite comunicazioni ufficiali non riferibili al monitoraggio». Da qui la tempestiva e necessaria azione di sanificazione avviata al termine della lunga operazione di screening, di cui l’istituto è stato capofila a Roma. «Abbiamo aderito con piacere a questa iniziativa della Asl Roma 3 perché riteniamo che sia un’attività corretta e necessaria anche dal punto di vista formativo – ha spiegato la neo dirigente Atala Grattarola -. In questo modo, infatti, i ragazzi possono avere un’occasione in più per responsabilizzarsi rispetto ad una situazione così delicata e in continuo mutamento».

Al liceo “Manara” l’allarme Covid era già scattato lo scorso 26 settembre, a seguito della positività di uno studente. «Si è trattato di un contagio maturato al di fuori dell’ambito scolastico – ha commentato la preside -. A ogni modo, abbiamo avvisato tempestivamente genitori e compagni di classe, indicando le operazioni da eseguirsi, così come ci sono state comunicate dalla Asl, che ha prescritto per ciascuno di loro il tampone rapido e l’isolamento di 14 giorni». Oggi, dopo aver messo in atto le dovute precauzioni, l’istituto è pronto a tornare alla didattica integrata, con la metà degli studenti di ciascuna classe presente in aula e l’altra metà collegata da casa. «I gruppi continueranno ad alternarsi giornalmente e settimanalmente – ha riferito ancora Grattarola -. L’utilizzo di un nuovo veicolo di trasmissione formativa ci ha inoltre spinto a stabilire un regolamento che definisce le responsabilità dei docenti e degli allievi».

Un’organizzazione, quella scolastica, che è stata ridisegnata non solo in relazione alla didattica ma anche agli spazi e ai tempi: ottimizzazione delle aule; percorsi di accesso alle classi differenziati; utilizzo dei vecchi banchi biposto per un singolo studente; disposizione di gel igienizzanti nei vari locali della scuola e, infine, due fasce orarie per l’ingresso, alle 8.30 per il ginnasio e 9.30 per il liceo. Ancora, grande attenzione è stata rivolta alla connettività, messa a dura prova nei giorni scorsi da alcuni inconvenienti riscontrati sulla linea internet. «Abbiamo lavorato molto e anche al di fuori del consueto orario di lavoro per risolvere il disservizio – ha concluso la dirigente -. A oggi, ciò che più auspico è la serenità dell’intera popolazione scolastica e la continuità dell’azione didattica».

5 ottobre 2020