“Papa Giovanni XXIII” torna nelle piazze con “Un pasto al giorno”

Il 26 e 27 settembre l’iniziativa a sostegno dei nuovi poveri post-Covid. Il “gadget”: le tovagliette, che rappresentano «il posto per chi ne ha più bisogno»

Domani, 26 settembre, e domenica 27 saranno anche a Roma i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII, per presentare “Un pasto al giorno”, l’iniziativa di solidarietà della realtà fondata da don Oreste Benzi, dedicata quest’anno ai “nuovi poveri” post-Covid. In 800 piazza d’Italia si farà informazione e sensibilizzazione «sui bisogni e le necessità di persone che fino ad oggi riuscivano a sopravvivere dignitosamente ma che, a causa della pandemia, sono precipitate in una condizione di indigenza – spiegano dalla Papa Giovanni XXIII -. Tutto questo senza dimenticare le “vecchie povertà”, i milioni di bambini e di persone nel mondo che lottano per non morire di fame».

L’idea non è solo quella di “fornire un pasto” ma di accogliere con fraternità, nello stile proprio della Comunità. «È il modo con cui noi della Papa Giovanni abbiamo scelto di vivere, condividendo la nostra vita con gli ultimi. Condividere per noi è “avere in comune” prima che “dividere con”; è uno stile di vita che ci fa vivere la nostra vita insieme agli ultimi combattendo le ingiustizie e le distorsioni della nostra società». Una mano tesa, «che ti fa sentire meno solo». Per testimoniare questa modalità di accoglienza, nelle piazze – e online – saranno offerte delle tovagliette all’americana, a rappresentare «il posto a tavola preparato per chi ne ha più bisogno – si legge sulla pagina web dell’iniziativa -. Perché il bisogno di essere accolti e accettati è forte quanto quello di mangiare». Il contributo offerto per le tovagliette, realizzate con il contributo degli artisti dell’associazione Autori di immagini, «sarà come prenotare un posto a tavola per chi oggi non riesce a provvedere da solo al cibo, lasciando per lui un “pasto sospeso”. Come invitare alla propria tavola una persona in difficoltà, apparecchiando un posto in più, nel segno di una solidarietà concreta che può fare la differenza».

25 settembre 2020