In un libro i pensieri di Francesco sullo sport

La presentazione nello stadio delle Terme di Caracalla. Malagò (Coni): lo sport italiano «è in buona salute» ma «il momento è molto difficile»

Parole di incoraggiamento a vivere lo sport «come un’esperienza di unità e di solidarietà». Osservazioni sui valori incarnati dallo sport «particolarmente importanti per affrontare questo tempo di pandemia e, soprattutto, la difficile ripartenza». E ancora, riflessioni sullo stretto rapporto esistente tra Chiesa e sport e considerazioni sulla responsabilità educativa degli atleti. C’è tutto questo in “Mettersi in gioco. Pensieri sullo sport” di Papa Francesco edito dalla Libreria Editrice Vaticana – dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, con il patrocinio di Athletica Vaticana. Il volume, presentato ieri 7 settembre nello stadio delle Terme di Caracalla, in 124 pagine raccoglie 92 frasi estrapolate da discorsi e videomessaggi di Bergoglio indirizzati agli sportivi di varie discipline. La pubblicazione del libro si inserisce nel progetto “We run together”, lanciato a maggio da Francesco e affidato ad Athletica Vaticana, che nei mesi scorsi ha realizzato un’asta di beneficenza sportiva per il personale degli ospedali di Bergamo e Brescia.

L’incontro ha voluto lanciare un segnale di speranza e di ripartenza ed è stato anche l’occasione per parlare dello stato di salute dello sport in tempo di Covid-19, per annunciare che il prossimo anno si terrà il primo Meeting internazionale inclusivo di atletica “We run together – Simul Currebant” (in programma lo scorso 21 maggio a Castelporziano e annullato per la pandemia) e per ricordare la battaglia che sta combattendo Alex Zanardi, che ha firmato una delle tre prefazioni – le altre sono di Francesco Totti e dell’ex maratoneta kenyana Tegla Loroupe -. Il campione paralimpico è ricoverato al San Raffaele per le ferite riportate il 19 giugno scorso in seguito a un incidente durante una gara benefica di handbike. La moglie Daniela Manni Zanardi, in un messaggio letto da Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale del dicastero per la Comunicazione, ha auspicato che le parole di Papa Francesco «siano di ispirazione per molti in questo momento tanto difficile».

Lo sport è uno dei settori che ha risentito della pandemia ma nonostante le restrizioni per arginare il diffondersi del coronavirus «è in buona salute», ha affermato Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico nazionale italiano. Il momento «è molto difficile, si vive alla giornata» e pur adeguandosi alle decisioni governative che non prevedono la partecipazione del pubblico alle grandi manifestazioni sportive, per il numero uno del Coni è d’obbligo «una riflessione sulle ordinanze regionali che vanno in senso contrario a quelle nazionali». Parlando a un parterre di atleti e gruppi sportivi olimpici e paralimpici, dirigenti, militari e istituzioni, Malagò non ha negato che l’assenza di tifosi incide negativamente e rappresenta un problema economico, soprattutto «nei campionati non professionistici. Se non si trovano presto delle soluzioni – ha detto – bisognerà pensare a una rimodulazione delle società sportive».

Anche lo sport paralimpico sta lentamente ripartendo e gli atleti «vivono con estrema tranquillità il rimettersi in gioco», ha rimarcato Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, che ha definito Papa Francesco «il coach del mondo sportivo italiano». La pratica sportiva, ha specificato, rappresenta «uno strumento di crescita» perché riesce a superare ogni barriera. Al tempo stesso è una fetta importante «di politiche pubbliche per far crescere il Paese». Lo sport «non genera solo il Pil ma un investimento sul capitale umano», ha aggiunto Pancalli.

Le citazioni di Francesco riportate in “Mettersi in gioco”, selezionate da Lucio Coco, sono «una raccolta di vitamine messe a disposizione di tutti quelli che hanno lo sport a cuore», a partire dai dirigenti sportivi e dagli allenatori – «speciali educatori e mentori dei ragazzi» -, ha osservato monsignor Melchor Sánchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della cultura e presidente di Athletica Vaticana, la prima associazione sportiva costituitasi ufficialmente in Vaticano e nata all’inizio del 2019. Il sacerdote ha sottolineato l’importanza dello sport in ogni ambito, tanto negli oratori quanto nei seminari, nelle case di residenza di anziani come nei luoghi di accoglienza per rifugiati e immigrati, perché lo sport è in grado di «creare inclusione, fare squadra tra giovani e adulti, normodotati e paralimpici, stranieri e locali», ha concluso, ricordando che sono tesserati con Athletica Vaticana anche gli immigrati della cooperativa Auxilium.

8 settembre 2020