La morte improvvisa di don Sonta, collaboratore di San Frumenzio

A settembre avrebbe compiuto 37 anni. Il cordoglio della diocesi, il dolore della parrocchia e dell’Università Pontificia Salesiana, dove studiava

Un malore durante un’attività sportiva, poi il ricovero all’Ospedale di Cosenza, dove è deceduto nel pomeriggio del 23 luglio. Una scomparsa prematura, quella di don Bamela Dieudonné Sonta, sacerdote diocesano proveniente dal Togo e studente della facoltà di Lettere cristiane e classiche dell’Università Pontificia Salesiana, scomparso mentre si trovava a Rossano Calabro ospite di un sacerdote. Il cordoglio della diocesi è stato espresso dal cardinale vicario, dal Consiglio episcopale e dal presbiterio, che ne ricordando «il generoso e fecondo ministero pastorale, lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio e alla preghiera di suffragio dei fedeli, invocando la pace e la gioia del Signore».

Don Sonta, che il prossimo settembre avrebbe compiuto 37 anni, risiedeva durante l’anno accademico presso la parrocchia di San Frumenzio, ai Prati Fiscali, con cui collaborava. Qualche settimana fa aveva concluso il Baccalaureato e si stava preparando per cominciare il curricolo della Licenza. Così si legge in una nota dell’ateneo: «Chi lo ha conosciuto lo ricorda sempre sorridente e fiducioso nella misericordia di Dio, dimostrando di uniformare la sua esistenza a quel Cristo che ha tanto amato e cui ha reso testimonianza fino alla fine».

«In un momento in cui è ancora vivissimo il ricordo dell’ultimo saluto a don Carlo Nanni ci raggiunge questa nuova notizia così triste – afferma il rettore don Mauro Mantovani -. Ricordo bene don Dieudonné, la sua serietà nell’impegno dello studio, vissuto nella prospettiva di farne dono alla Chiesa e al suo Paese di origine, e la sua generosità nel mettersi a servizio dei colleghi della Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche come rappresentante degli studenti. Siamo vicini ai suoi familiari e alla sua diocesi, lo affidiamo al Signore affinché gli faccia sperimentare fin da ora quella “gioia della verità” che motiva ogni percorso non solo di studio ma dell’intera vita».

Al dolore della Salesiana si affianca quello della parrocchia di San Frumenzio. «Ci siamo riuniti in preghiera – sottolinea il parroco, don Daniele Salera, sul sito della parrocchia – non appena abbiamo ricevuto la notizia del suo malore martedì scorso. Abbiamo seguito gli aggiornamenti, ora dopo ora, pregando e mantenendo viva la speranza. E infine ci siamo fermati, nel dolore, una volta giunta la notizia della sua morte. Abbiamo perso un amico, una sorridente, dolce, discreta e sapiente guida. Imploriamo Dio Padre perché accolga la sua anima e conforti la sua famiglia, il suo vescovo, la nostra comunità e coloro che hanno conosciuto don Dieudonné. Ti ringraziamo Signore per la sua vita e per il dono che hai fatto alla nostra comunità, concedendoci di percorrere insieme a lui un troppo breve tratto di strada. Te lo affidiamo e a te affidiamo il nostro dolore».

27 luglio 2020