Il torneo Giovanni Paolo II parte dalla periferia

All’evento sportivo, organizzato da Us Acli con la collaborazione del Servizio diocesano per la Pastorale giovanile, parteciperanno 37 parrocchie

All’evento sportivo, organizzato da Us Acli con la collaborazione del Servizio diocesano per la Pastorale giovanile, parteciperanno 37 parrocchie

C’era anche monsignor Giuseppe Marciante, vescovo ausilare per il settore Est, all’inaugurazione del torneo interparrocchiale di calcio a 5 intitolato a San Giovanni Paolo II che si è tenuta al teatro di Santa Maria Madre del Redentore di Tor Bella Monaca. L’edizione 2015, promossa dall’Unione Sportiva delle Acli di Roma in collaborazione con le Acli Roma e il Servizio diocesano per la pastorale giovanile, vedrà la partecipazione di 37 squadre composte da ragazzi di età minima 17 anni provenienti dalle periferie romane come Tor Bella Monaca, Magliana, Tor Vergata e Labaro. Per la prima volta parteciperà il Centro Sprar San Michele, struttura che eroga servizi di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati politici, con una squadra composta da ragazzi cattolici e musulmani e anche la formazione composta dagli operatori e dai disabili ospiti della casa famiglia “La Gabbianella”.

Sei le parrocchie che prenderanno parte per la prima volta al torneo: San Giuda Taddeo, Nostra Signora di Valme, San Giuseppe Moscati, San Leonardo Murialdo, Chiesa Avventista, Assunzione Beata Vergine Maria a Fregene. Tre, invece, ritornano a partecipare dopo 3 anni di assenza: San Melchiade, San Luigi Gonzaga e Santa Edith Stein. Come ormai tradizione sulle magliette di gioco saranno esposte delle citazioni riprese dal Vangelo o delle frasi celebri di un Santo, scelte direttamente da ciascuna parrocchia.

«Anche quest’anno come Acli di Roma siamo felici di collaborare alla realizzazione di questo importante torneo – ha detto Lidia Borzì, presidente Acli di Roma – capace di trasmettere valori universali come l’inclusione, la condivisione, e anche lo spirito di servizio che fondano anche l’impegno delle Acli nel territorio». Per Luca Serangeli, presidente dell’Us Acli Roma: «Questo torneo dimostra come attraverso lo sport si possano abbattere le barriere e ottenere un riscatto sociale, in piena filosofia Us Acli».

 

13 aprile 2015