Papa a Ordo virginum: «Siate donne della misericordia, esperte di umanità»

Il messaggio nel 50° anniversario della promulgazione del rito della consacrazione. «Non spegnete la profezia della vostra vocazione»

A 50 anni dalla promulgazione del rito di consacrazione delle vergini, Papa Francesco ha indirizzato un messaggio, lunedì 1° giugno, alle consacrate dell’Ordo virginum, dato che «la pandemia ancora in corso ha costretto a rinviare l’incontro internazionale per festeggiare questo importante anniversario». Nelle parole del pontefice, «la vostra chiamata mette in luce l’inesauribile e multiforme ricchezza dei doni dello Spirito del Risorto che fa nuove tutte le cose. Al tempo stesso essa è un segno di speranza». A metterla in moto è «la fedeltà del Padre»,  che «ancora oggi pone nel cuore di alcune donne il desiderio di essere consacrate al Signore nella verginità vissuta nel proprio ordinario ambiente sociale e culturale, radicate in una Chiesa particolare, in una forma di vita antica e al tempo stesso nuova e moderna».

Di qui l’invito del Papa a proseguire in questo cammino e a collaborare con i vescovi perché «vi siano seri percorsi di discernimento vocazionale e di formazione iniziale e permanente». Per Francesco infatti «il dono della vostra vocazione si esprime nella sinfonia della Chiesa, che è edificata quando può riconoscere in voi delle donne capaci di vivere il dono della sororità». Quindi, nel 50° del rito rinnovato, un incoraggiamento: «Non spegnete la profezia della vostra vocazione! Siete chiamate, non per vostro merito, ma per la misericordia di Dio, a far risplendere nella vostra esistenza il volto della Chiesa, Sposa di Cristo, che è vergine perché, nonostante sia composta da peccatori, custodisce integra la fede, concepisce e fa crescere una umanità nuova». Ancora: «Siete chiamate a sperimentare e testimoniare che Dio, nel suo Figlio, ci ha amati per primo, che il suo amore è per tutti e ha la forza di trasformare i peccatori in santi».

La consacrazione, evidenzia il pontefice, «vi riserva a Dio senza estraniarvi dall’ambiente nel quale vivete e nel quale siete chiamate a rendere la vostra testimonianza nello stile della prossimità evangelica. Con questa specifica vicinanza agli uomini e alle donne di oggi, la vostra consacrazione verginale aiuti la Chiesa ad amare i poveri, a riconoscere le povertà materiali e spirituali, a soccorrere chi è più fragile e indifeso, chi soffre per la malattia fisica e psichica, i piccoli e gli anziani, chi rischia di essere messo da parte come uno scarto», è l’auspicio. A questo si unisce l’incoraggiamento a essere «donne della misericordia, esperte di umanità. Donne che credono “nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto”», esorta ancora Francesco citando Evangelii gaudium.

Inevitabile un riferimento al contesto attuale della pandemia. Francesco chiede alle consacrate dell’Ordo Virginum di guardare «quel che sta accadendo nel mondo» affinché «vi scuota. Non chiudete gli occhi e non fuggite – aggiunge -; attraversate con delicatezza il dolore e la sofferenza; perseverate nel proclamare il Vangelo della vita piena per tutti». Nelle parole del Papa anche l’invito a essere «capaci di parresia» e a «tenere lontana la tentazione del chiacchiericcio e del pettegolezzo. Abbiate la saggezza, l’intraprendenza e l’autorevolezza della carità, per opporvi all’arroganza e prevenire gli abusi di potere». Infine, l’augurio: «Quale segno della Chiesa Sposa, possiate essere sempre donne della gioia».

3 giugno 2020