Appello a Mattarella per la riapertura degli spazi culturali

Lettera aperta della Federazione Italiana Artisti con oltre 500 firmatari, tra cui attori più o meno famosi e rappresentanti dei teatri

La Federazione Italiana Artisti, presieduta da Gino Auriuso, lancia un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per segnalare la situazione del mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo che, «in considerazione delle attuali disposizioni governative e scientifiche, emanate per difendere in primis la salute degli italiani, sarà l’ultimo a riavviare le proprie attività. I comparti della cultura e dello spettacolo possono e debbono essere i settori sui quali puntare per portare i cittadini italiani fuori dalla paura post-virus e alla ripresa culturale, economica e morale del nostro Paese. Un Paese dove possa essere riconosciuto il ruolo di pubblica utilità della cultura».

All’appello hanno aderito oltre 500 firmatari, tra cui artisti come  Fabrizio Bentivoglio, Massimo Wertmuller, Enrico Montesano, Gianni Clementi, Alessandro Chiti, Vanessa Gravina, Edoardo Siravo, Isabel Russinova, Franco Oppini, Antonello Fassari e tanti altri, oltre a rappresentanti di teatri romani e italiani.

 L’appello a Mattarella è accorato: «Vogliamo contribuire al Neorinascimento del nostro Paese nel rispetto della nostra Costituzione che Lei rappresenta e del suo mai così attuale articolo 9, ovvero “La nostra Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Signor Presidente le chiediamo d’intervenire affinché vengano, concretamente, riconosciuti funzione e ruolo pubblico della cultura e siano ascoltate le istanze del nostro mondo (grandi e piccoli operatori e tutti i lavoratori). Tutti gli operatori sono pronti a riavviare le loro attività nel rispetto delle regole sanitarie e comportamentali per combattere il Covid-19 (prime fra tutte la distanza tra le persone, le mascherine e la sanificazione degli ambienti). Siamo pronti ad una riflessione che ci porti rapidamente a riorganizzare le nostre attività artistiche. Ci si dica una volta per tutte come e noi, abituati a costruire in poche ore dal nulla, saremo pronti».

6 maggio 2020