“Fase 2” nel Lazio, il vademecum della Regione

Mascherine, distanze, smart working, regole precise per i trasporti, nuovi orari per supermercati e alimentari. Investimento sul vaccino

Mascherine obbligatorie e mantenimento del metro di distanza in luoghi chiusi e in strada se ci si ferma a scambiare quattro chiacchiere con un amico. Orario prolungato per i mezzi di trasporto pubblico e per i supermercati. Invito a mantenere lo smart working. Parchi aperti, dove sarà possibile svolgere attività sportiva individuale, ma vietati gli assembramenti. Bollino blu per i negozi “liberi da febbre”.

fase 2, mascherine a 50 centesimi, coronavirus, covid-19Queste alcune delle indicazioni racchiuse nel vademecum “LazioSicuro. Linee guida sulle regole per chi riapre” presentato in videoconferenza sabato 2 maggio dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dal vicepresidente Daniele Leodori e dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. La Regione si prepara quindi alla Fase 2 in vigore da oggi, 4 maggio – anche grazie ai confronti, che proseguiranno tutta la settimana, con tutti gli attori sociali, produttivi e dell’associazionismo -, introducendo un piano racchiuso in 5 P: prudenza, protezione, prevenzione, piccoli passi, progettualità. E a proposito delle mascherine e del caso Ecotech – la società di Frascati alla quale sarebbe stata pagata anticipatamente una ingente somma per la fornitura di dispositivi di protezione non consegnati -, la Protezione civile regionale ha presentato un esposto in procura e la Regione Lazio, se dovesse essere accertata la truffa, garantisce «giustizia» e assicura che «combatterà per difendere i cittadini», ha detto Zingaretti, perché «sarebbe davvero odioso se di fronte al dramma del coronavirus qualcuno se ne fosse approfittato».

Da oggi si apre una fase che si preannuncia «delicata», richiede «senso di responsabilità» da parte di tutti per non vanificare i sacrifici fatti fino ad ora, aperture scaglionate in totale «sicurezza» e l’osservanza di regole «chiare». L’iniziale ritorno alla normalità, infatti, non significa che il virus sia stato sconfitto. È necessario un vaccino e la Regione ha investito 5 milioni di euro per la ricerca. «Da giugno al via il reclutamento dei primi volontari allo Spallanzani per testarlo sull’uomo – ha detto D’Amato -. Il Lazio è l’unica regione che ha messo fondi importanti per lotta al virus».

Oltre all’utilizzo di mascherine e guanti, durante la conferenza è stato raccomandato l’uso di gel disinfettante e il frequente lavaggio delle mani. Uno dei settori più «delicati» da regolamentare è quello del trasporto pubblico e privato. Con l’ordinanza emanata il 30 aprile dalla Regione Lazio, saranno potenziati i collegamenti Cotral, Trenitalia e Atac e la chiusura dei servizi sarà posticipata alle 23.30. Garantiti i mezzi di rinforzo sulle principali direttrici, pronti ad essere utilizzati in caso di necessità e, nei limiti delle risorse disponibili, mezzi più frequenti nelle “ore di punta”.

Fase 2 nel Lazio, autobus, distanziamentoI Comuni devono adottare provvedimenti al fine di armonizzare i flussi di carico del trasporto che non deve mai essere superiore al 50% della capacità del mezzo. Prevista quindi l’installazione di conta-passeggeri – mentre i volontari della Protezione civile controlleranno l’afflusso nelle stazioni – e di dispenser gel nelle biglietterie automatiche. Per i passeggeri posti segnalati, distanza di un metro e obbligo di mascherine. I conducenti devono essere isolati dai passeggeri e quelli di autobus e tram devono prevedere la salita da una porta e la discesa dall’altra. Tutti i mezzi saranno sottoposti a sanificazione giornaliera. Per quel che riguarda taxi e Ncc, il consiglio è quello di dotare le vetture di paratie divisorie. Il passeggero non può occupare il posto accanto al conducente e i sedili posteriori possono essere occupati da massimo di due persone.

Supermercati e alimentari aperti dalle 8 alle 21.30. Per bar, ristoranti, pizzerie e gelaterie è vietata la consumazione sul posto ma è possibile la produzione, il confezionamento e la vendita di cibo e bevande da asporto. Allo studio il bollino “liberi da febbre” per gli esercizi che garantiranno la misurazione della temperatura dei clienti e dell’ossigenazione dei propri spazi. Prevista oggi anche la riapertura dei centri per persone con disabilità se questi rispettano il Piano regionale territoriale e forniscono comunicazione al Comune e alla Asl attestante l’adozione di tutte le misure di prevenzione e contenimento.

Da oggi riprende anche la produzione cinematografica con misurazione della temperatura in ingresso e in uscita, test sulle condizioni di salute degli attori prima delle riprese e utilizzo delle mascherine per tutti gli operatori e per gli attori quando non sono in scena. Fino a venerdì in agenda incontri con i responsabili delle associazioni datoriali e i sindacati per definire il vademecum delle misure da adottare per il settore balneare, dell’abbigliamento, dei mercati all’aperto. Per quanto riguarda il sistema sanitario, sono attive sul territorio 40 unità mobili composte da medici e infermieri che devono intervenire e isolare eventuali focolai.

4 maggio 2020