I vescovi italiani: «Compromesso l’esercizio della libertà di culto»

Nota della Cei dopo la decisione del Governo in merito alle Messe. Palazzo Chigi replica: si studierà un protocollo nei prossimi giorni

«I vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale». È quanto afferma una nota della Conferenza episcopale italiana diffusa nella serata di domenica 26 aprile dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, che ha presentato il nuovo Dpcm sulla “fase 2” che esclude la possibilità di celebrare la Messe alla presenza di fedeli anche dopo la fine del “lockdown”.

Nel corso di un’interlocuzione continua e disponibile tra la segreteria Generale della Cei, il Ministero dell’interno e la stessa presidenza del Consiglio «la Chiesa ha accettato, con sofferenza e senso di responsabilità, le limitazioni governative assunte per far fronte all’emergenza sanitaria» e «più volte si è sottolineato in maniera esplicita che – nel momento in cui vengano ridotte le limitazioni assunte per far fronte alla pandemia – la Chiesa esige di poter riprendere la sua azione pastorale».

«Ora – sottolinea il comunicato -, dopo queste settimane di negoziato che hanno visto la Cei presentare orientamenti e protocolli con cui affrontare una fase transitoria nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie, il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri varato questa sera esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo. Alla Presidenza del Consiglio e al Comitato tecnico-scientifico si richiama il dovere di distinguere tra la loro responsabilità – dare indicazioni precise di carattere sanitario – e quella della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana, nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia».

Replica di Palazzo Chigi con una nota dopo il comunicato della Cei. «La Presidenza del Consiglio prende atto della comunicazione della Cei e conferma quanto già anticipato in conferenza stampa dal presidente Conte. Già nei prossimi giorni si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza».

27 aprile 2020