Via Crucis al Colosseo: custoditi dalla Croce
La libertà religiosa, il traffico di esseri umani, i bambini-soldato, il lavoro che diventa schiavitù tra i temi delle meditazioni proposta dal vescovo Corti
La libertà religiosa ma anche il traffico di esseri umani, i bambini-soldato, il lavoro che diventa schiavitù tra i temi della meditazione proposta dal vescovo Corti
È Renato Corti, vescovo emerito di Novara, l’autore delle meditazioni delle 14 stazioni della via Crucis che sarà presieduta da Francesco al Colosseo la sera del 3 aprile, Venerdì Santo. Il tema: “La croce, vertice luminoso dell’amore di dio che ci custodisce. Chiamati a essere anche noi custodi per amore”. Il testo, anticipato nei giorni scorsi dal sito internet della Santa Sede e che sarà pubblicato anche dalla Libreria Editrice Vaticana, mette al centro il «dono di essere custoditi dall’amore di Dio, in particolare da Gesù crocifisso», e il compito di «essere, a nostra volta, custodi per amore dell’intera creazione, di ogni persona, specie della più povera, di noi stessi e delle nostre famiglie, per far risplendere la stella della speranza», sottolinea monsignor Corti nell’introduzione.
Meditando sulla II stazione, monsignor Corti richiama il dramma di «uomini e donne che vengono imprigionati, condannati o addirittura trucidati solo perché credenti o impegnati in favore della giustizia e della pace. Essi non si vergognano della tua croce. Sono per noi mirabili esempi da imitare». Quindi, dopo la lettura del testamento spirituale di Shahbaz Bhatti, la preghiera rivolta al Signore: «Si diffonda nel mondo il diritto fondamentale alla libertà religiosa».