A San Policarpo il presidio della Croce Rossa Italiana

La raccolta alimentare straordinaria nella parrocchia dell’Appio Claudio. Il vice parroco don Reschini: «Ai piedi dell’altare, come un offertorio continuo»

Un carrello della spesa collocato su una pedana sull’altare della chiesa. È il simbolo della raccolta alimentare straordinaria organizzata dalla parrocchia di San Policarpo, nel quartiere Appio Claudio, in sinergia con la Croce Rossa Italiana, a motivo dell’emergenza sanitaria per l’epidemia di coronavirus. Avviata nei giorni scorsi, in poco più di 24 ore la colletta alimentare ha registrato «una risposta sorprendente, con derrate che di carrelli della spesa ne riempirebbero almeno 7 o 8 – racconta con entusiasmo il viceparroco don Michele Reschini – e che abbiamo raccolto, e continueremo a raccogliere, ai piedi dell’altare come se fosse un offertorio continuo e permanente che i parrocchiani compiono con la loro generosità».

L’iniziativa di solidarietà, favorita anche, viste le rigide restrizioni agli spostamenti, « dalla presenza di un supermercato proprio davanti alla nostra chiesa», aggiunge don Reschini, si lega appunto alla collaborazione avviata con la Croce Rossa che ha allestito in questi giorni negli spazi della parrocchia un centro di smistamento di generi di prima necessità da distribuire nel quartiere di Cinecittà. Sono circa 150 «le famiglie che accompagniamo regolarmente – riferisce Roberta, coordinatrice delle attività di raccolta – ma in queste settimane stanno emergendo anche situazioni di nuove povertà, legate proprio all’espandersi del Covid-19, alle conseguenti restrizioni e alla perdita del lavoro o della normale e regolare retribuzione » . La volontaria si dice colpita dalla risposta della comunità di San Policarpo: « Si stanno dimostrando molto generosi – dice -: sono già arrivati, davvero a profusione, più di 3mila pezzi tra generi alimentari di prima necessità a lunga scadenza e prodotti igienici».

Quanto donato e portato in chiesa (aperta dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20) viene poi collocato dai sacerdoti e dai volontari della Croce Rossa nell’adiacente spazio, con ingresso autonomo e isolato rispetto al luogo di culto, «che tutti qui chiamano “il battistero” – riferisce il parroco don Claudio Falcioni – e che in realtà è solitamente utilizzato come centro artistico per diverse attività ma che ora ha la nuova funzione di magazzino ». Negli stessi ambienti si tiene in questi giorni anche un corso di formazione per volontari temporanei; sono «una trentina quelli reclutati in queste settimane», conclude la referente della Croce Rossa che li sta addestrando, che fa sapere anche come tra le attività necessarie in questa fase di emergenza «ci sia quella legata al “taxi sanitario”, ossia il trasporto al Policlinico Umberto I di quei malati che necessitano di terapie specifiche».

6 aprile 2020