Coronavirus, la Chiesa cattolica inglese ferma le celebrazioni comunitarie

Messaggio del cardinale presidente della Conferenza episcopale Vincent Nichols ai cattolici di Inghilterra e Galles. «Il ritmo di preghiera della Chiesa continuerà»

A partire dal 20 marzo si ferma la partecipazione dei fedeli alla Messa anche per la Chiesa cattolica anglicana. In una lettera firmata dal presidente dei vescovi il cardinale Vincent Nichols e dal vicepresidente, l’arcivescovo Malcom Mc Mahon, i cattolci di Inghilterra e Galles sono esonerati dall’adempimento del precetto domenicale e invitati a unirsi spiritualmente ai sacerdoti mentre celebreranno e a santificare il giorno festivo seguendo la Messa attraverso la televisione oppure online. Ai circa cinque milioni di fedeli viene promesso che «anche in questi tempi così pericolosi e disturbanti, il ritmo di preghiera della Chiesa continuerà», mentre tutti sono invitati a «fare la loro parte».

Le chiese comunque «rimangono aperte – si legge nella lettera – e saranno un centro di preghiera dove trovare sollievo e forza. Nel visitarle – è l’invito – osserveremo con grande attenzione le pratiche di igiene e le indicazioni sulla distanza da mantenere» fra le persone. Il messaggio si conclude infine con un appello alla carità, «prestando attenzione ai bisogni dei vicini, soprattutto chi è anziano e vulnerabile, contribuendo alla banca del cibo della zona dove abitiamo, facendo volontariato, con atti di gentilezza e di sostegno». I vescovi rimandano quindi a un secondo documento per le indicazioni sui sacramenti e gli altri aspetti liturgici e al sito della Conferenza episcopale per ulteriori indicazioni. Sarà lo stesso primate cattolico di Inghilterra e Galles, Nichols, in un video nel pomeriggio di oggi, 18 marzo, a parlare ai fedeli per spiegare le nuove disposizioni appena introdotte dalla Conferenza episcopale.

18 marzo 2020