Scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo

La decisione del Governo confermata dopo le voci che si erano rincorse per tutta la giornata. Nuovi dati sul fronte sanitario: 2.706 contagi, 107 morti

Sospesa l’attività didattica nelle scuole e negli atenei di tutta Italia da domani, 5 marzo, fino al 15 marzo. È la decisione adottata dal Governo confluita nel decreto DPCM 4 marzo 2020, con altre disposizioni su altri ambiti a cominciare dallo sport. «Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico», ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina parlando a Palazzo Chigi a proposito delle scuole insieme al premier Conte. Le voci si erano rincorse per tutta la giornata. Fra le scuole e università chiuse, sono incluse anche le università cattoliche e pontificie.

Il viceministro all’Economia Laura Castelli, dopo la decisione di chiudere le scuole per l’emergenza coronavirus, ha detto: «Ci stiamo muovendo con la massima celerità e determinazione a tutela dei lavoratori pubblici e privati. È in fase di definizione una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori, in caso di chiusura delle scuole, di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni. Ne ho già parlato con il Ministro Gualtieri e gli altri ministri competenti: faremo tutto quello che è necessario per ridurre al massimo i disagi».

Sono 2.706 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 443 persone in più rispetto a ieri e 107 i morti, 28 in più. Sono 276 le persone guarite, 116 in più rispetto a ieri. Lo ha detto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso della quotidiana conferenza stampa. L’aumento è del 72,5%, il più alto registrato negli ultimi giorni.

4 marzo 2020