Con nove Stati conquistati, Joe Biden è il vincitore del Super Tuesday, il super martedì delle primarie democratiche che coinvolgono 14 Stati e si confermano tappa decisiva nella corsa alla nomination dello sfidante di Trump. Dal palco del Baldwin Recreation Center di Los Angeles, quando in California sono da poco passate le 7 di sera e le urne sono ancora aperte – è l’ultimo Stato dove si vota, a motivo del fuso orario, l’ex vice di Bark Obama appare raggiante, decisamente tornato in gara: «La nostra campagna sta decollando – afferma -. Unitevi a noi per cambiare le cose».

Alla fine proprio la California, lo Stato più popoloso d’America dove erano in palio 415 delegati, gli volta le spalle, preferendogli il rivale Bernie Sanders, che in queste primarie si piazza al secondo posto con quattro delegati. Elizabeth Warren e Michael Bloomberg (che in California ottiene il suo miglior risultato, conquistando il secondo posto) rimangono indietro e non catalizzano i voti dei democratici che avevano supportato Pete Buttigieg e Amy Klobuchar, ritiratisi dalla corsa a poche ore uno dall’altra. Significativa la vittoria di Biden in Texas, secondo “premio” più ambito del giorno, dove si aggiudica 228 delegati. 

Di poco fa la notizia che Michael Bloomberg sospende la sua campagna elettorale. Dopo il voto, il miliardario ex sindaco di New York ha deciso di lasciare la corsa per la nomination democratica in vista delle elezioni del 3 novembre, ritirandosi dalle primarie del partito democratico. Ha annunciato che appoggerà Joe Biden.

Nel sistema elettorale statunitense, i delegati sono le persone selezionate per rappresentare gli interessi degli elettori di quello Stato alla convention di luglio e vengono assegnati agli Stati in base alla popolazione totale. Servono 1.991 delegati su 3.979 per vincere al primo turno la convention democratica. A questi si affiancano i cosiddetti “superdelegati”, leader di partito o funzionari eletti che possono votare qualunque candidato e non sono vincolati dalla scelta dell’elettorato statale.

In occasione del Super Tuesday, gli elettori di Alabama, Arkansas, California, Carolina del Nord e Texas hanno scelto anche i loro candidati per il Congresso. In Alabama, sotto l’egida repubblicana si è candidato Jeff Session, l’ex procuratore generale che aveva investigato il presidente sulle interferenze russe in campagna elettorale. In Texas invece si è candidato un membro della dinastia Bush: Pierce Bushm, nipote di George H.W. Bush, rappresentante di un conservatorismo ancora compassionevole.

4 marzo 2020