“Ostia Up!”, corsi nelle scuole per la rinascita del territorio

Otto mesi di proposte, fino a maggio: un patto territoriale per raccontare e condividere le bellezze locali, potenziare processi culturali e avviare start up

Altro che borgata. Ostia si alza e reagisce per riattivare una narrazione diversa, raccontare e condividere le bellezze del territorio, delle persone che lo abitano, provocare la creazione di una comune identità, generare nuove opportunità e risorse. Sono gli obiettivi ambiziosi di “Ostia Up!”, progetto di rigenerazione e marketing territoriale presentato da 6 istituti scolastici del litorale al bando “Scuola attiva la cultura” promosso dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo. Decimo nella classifica nazionale, si è aggiudicato un finanziamento di 80mila euro. Così dal 4 ottobre 2019 sono stati avviati, in orario pomeridiano, 12 laboratori creativi nei 6 presidi scolastici: quattro scuole superiori – capofila il Liceo Anco Marzio, l’Enriquez, il Toscanelli, il Verne – e due scuole medie – la Sangallo, di Ostia ponente, e l’Istituto Vivaldi di Ostia Levante – «per creare un ponte ideale tra litorale ed entroterra, est ed ovest», sottolinea la professoressa Nicoletta De Simone del Liceo Anco Marzio, cercando «già così di eliminare quelle fratture che per troppi anni hanno impedito di sentirci voce unica e solidale operante nel territorio».

Corsi, incontri, workshop completamente gratuiti e aperti a tutti su web/app design, film lab, teatro storytelling, urban art, web radio, 3D, comunicazione pubblicitaria, archeologia e food, fotografia, cittadinanza digitale competenze per il turismo culturale, stop-motion. «Un’offerta utile anche a contrastare l’abbandono scolastico e favorire l’incontro tra generazioni», sottolinea De Simone. Proposte osmotiche che si scambiano idee in un 13° laboratorio, fulcro di ulteriori iniziative ed eventi. Oltre 300 al momento gli iscritti, mentre altri corsi stanno
per iniziare. «Sono percorsi particolari, gratuiti, riconosciuti come scuola-lavoro», spiegano Gaia e Rosa, compagne al liceo Anco Marzio.

Un progetto ma anche un metodo, quello del patto territoriale, invitando associazioni, imprese, enti a unirsi e fare rete. A sottoscriverlo da subito il Centro di formazione professionale alberghiero Castel Fusano, l’Università Roma Tre e poi tanti altri. Più di 50 gli insegnanti, formatori, professionisti e istituzioni culturali impegnati nel percorso, che ha il sostegno del X municipio. L’obiettivo: generare, potenziare processi culturali ma anche determinare le condizioni per lo sviluppo di start up territoriali. E poi iniziative concrete: riaprire l’infopoint di piazza Anco Marzio, realizzare un sito web con i laboratori svolti, riqualificare due aree ambientali e un edificio da riconsegnare al territorio. Otto mesi di proposte fino a maggio, ma già si guarda oltre. «Il progetto è una risposta al bisogno profondo della cittadinanza di sentirsi protagonista nel e del proprio territorio», sottolinea Annamaria Ricciardi, preside del Liceo Anco Marzio. «Le bellezze naturali e culturali – prosegue – fanno da sfondo alle molte iniziative tendenti a valorizzarlo ma spesso slegate tra loro. Il progetto è un segno: mettere in contatto l’impegno di molti per costruire un luogo di vita migliore».

13 febbraio 2020