Mafia capitale, scorta per l’assessore Danese

«Si vede che stiamo facendo bene»: la titolare alle politiche sociali, dopo le minacce ricevute. Solidarietà da tutto il mondo politico

«Si vede che stiamo facendo bene»: la titolare alle politiche sociali, dopo le minacce ricevute. Solidarietà da tutto il mondo politico

L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Francesca Danese, è da oggi sotto scorta dopo le “minacce gravissime” ricevute, che fanno temere per la sua incolumità fisica. A dare la notizia, è stato questa mattina il sindaco di Roma Ignazio Marino, nel corso della riunione della giunta capitolina. Mentre l’assessore, per il momento ha deciso di commentare la notizia solo con un laconico «Si vede che stiamo facendo bene». Il suo staff riferisce però che è tranquilla e continua a lavorare come sempre, tant’è che non ha annullato nessun appuntamento in agenda, neppure quelli più a “rischio” esposizione.

Intanto, il primo cittadino della Capitale, ha parlato con il ministro dell’Interno Angelino Alfano: «Lo ringrazio perché questa mattina mi ha chiamato dimostrando quell’impegno preso alcune settimane fa di essere presente nella città di Roma. Abbiamo parlato dei rischi per l’incolumità fisica di Francesca Danese – ha aggiunto il sindaco- e non è una bella notizia dover commentare il fatto che un’assessore che sta facendo bene il proprio lavoro riceva minacce». Il tutto «in un ambiente dove, durante la giunta Alemanno, la criminalità organizzata la faceva da padrone sulle risorse economiche destinate all”immigrazione e “a chi rimane senza casa”. Di quanto accaduto e dei rischi che corre l’assesore, abbiamo parlato e ogni assessore ha detto a Francesca che ci sentiamo tutti al suo fianco e che può contare su di noi e sul nostro aiuto perché capiamo che in questo momento è una delle più esposte. Ma fa parte di una squadra composta da altri 11 assessori e dal sindaco e quindi non è sola». Francesca Danese è «una donna straordinaria – ha concluso Marino – che nonostante le minacce continuerà con determinazione e fermezza a smontare quelle situazioni incredibili in cui si utilizzava la povertà per arricchirsi».

In queste ore sono tantissimi i messaggi di solidarietà arrivati dal mondo politico. Auspica «un’indagine approfondita e rapida per far luce sui mandanti delle vili intimidazioni» Khalid Chaouki, deputato Pd, coordinatore Intergruppo parlamentare immigrazione. «È urgente, a tal proposito, sollecitare l’avvio dei lavori della commissione parlamentare d’inchiesta sull’accoglienza degli immigrati, varata dal Parlamento nello scorso novembre – spiega in una nota – per sostenere l’azione di trasparenza dei nostri amministratori e voltare definitivamente pagina rispetto a chi ha speculato sui diritti dei più deboli, sfruttando a proprio vantaggio le risorse pubbliche». Sulla stessa scia anche l’assessore alla Legalità di Roma Capitale, Alfonso Sabella: «Quando si rompono gli equilibri, il meccanismo è quello. Stiamo andando nella direzione giusta».

Forte sostegno è arrivato anche dal V municipio di Roma: «Siamo vicini all’assessore Danese in questo momento difficile, il percorso di smantellamento degli interessi criminali di Mafia capitale che ha intrapreso fin dal suo insediamento, ha dimostrato la sua fermezza e il suo coraggio, restituendo dignità a tutti coloro che lavorano onestamente e credono in un’amministrazione pulita. E’ stata da subito vicina al nostro territorio e nel ringraziarla per l’impegno le facciamo sentire il nostro forte sostegno».

Anche le associazioni si sono strette intorno all’assessore capitolina. Tra le prime voci ad alzarsi quella dei Centri di servizio per il volontariato del Lazio, Cesv e Spes, di cui la Danese è stata a capo, prima di accettare l’incarico al comune di Roma. «In una città profondamente mortificata dagli avvenimenti legati alla cosiddetta mafia capitale, queste minacce aprono una ferita ancora più profonda soprattutto in tutti quelli che, come il volontariato, sono sempre stati dalla parte del bene comune, della legalità, della convivenza civile – scrivono in una nota -. Sono il sintomo di un imbarbarimento del clima della città, imbarbarimento cui il volontariato si oppone con la propria presenza, con la testimonianza continua del valore delle relazioni trasparenti, delle regole che valgono per tutti, della partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica». Le minacce all’assessora Danese significano «che già solo il modo in cui ha impostato il lavoro, prima ancora che se ne possano cogliere pienamente i frutti –conclude la nota – ha segnato una differenza. Colpisce inoltre che arrivino proprio a chi si è assunta la responsabilità di un assessorato che si fa carico delle povertà e delle fragilità della città. Il volontariato sarà sempre accanto a chi lavora per la legalità e per la trasparenza, senza le quali non c’è bene comune e non c’è futuro per Roma e per i suoi cittadini».

«Apprendiamo con preoccupazione la notizia delle minacce che sono state inviate all’assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, Francesca Danese – scrive in una nota Pietro Barbieri, portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore – minacce così pesanti che dal ministero dell’Interno le è stata assegnata la scorta. Abbiamo avuto modo di conoscere in prima persona l’impegno e l’abnegazione che Francesca Danese mette nel suo lavoro. A nome mio e di tutte le associazioni del Forum del Terzo Settore le esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà, consapevoli che non sarà questo a fermare il suo lavoro».

16 marzo 2015