Mentre l’Organizzazione mondiale della sanità è riunita a Ginevra sul caso del coronavirus proveniente dalla Cina – il virus 2019-nCoV -, il direttore generale aggiunto Ranieri Guerra, raggiunto al telefono dall’agenzia Dire, assicura che «le autorità sanitarie e politiche della Cina hanno fatto tutto ciò di cui c’era bisogno, senza alcun tipo di debolezza e incertezza». La Cina, sottolinea, «ha imposto una trasparenza assoluta e totale anche rispetto all’identificazione del genotipo, dimostrando di aver compiuto progressi notevolissimi rispetto a 15 anni fa».

coronavirus, virus cina, wuhanGuerra parla di provvedimenti «ragguardevoli» adottati nel Paese, anche alla luce di una situazione particolarmente complessa: «È il Capodanno lunare e c’è da fronteggiare un movimento di massa interno che ha una sua dinamica e un peso di grande rilevanza», spiega. Intanto, il direttore generale dell’Oms Tedros Ghebreyesus ha reso noto che al momento non è stata dichiarata l’«emergenza globale». Attendendo l’esito del nuovo incontro, Guerra ricorda che «l’Oms non ha capacità autonoma contro o a favore di certe posizioni» e che «le autorità nazionali sono sovrane e decidono cosa fare, come e quando farlo. Noi – precisa – possiamo solo prendere atto e garantire la cogenza dell’applicabilità di certi regolamenti sanitari».

Dall’Italia anche Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, invita a essere «particolarmente prudenti» e a «seguire l’evoluzione dei focolai con particolare attenzione», sebbene «la situazione non sia tale da generare un allarme generale». A questo fine, prosegue, «contiamo di fornire il nostro contributo anche informando la popolazione con obiettività scientifica, poiché la corretta informazione è parte di una appropriata strategia di prevenzione».

coronavirus, virus cina, wuhanSu EpiCentro, il portale di epidemiologia per gli operatori sanitari, Rezza da un aggiornamento sul virus emerso nella città di Wuhan. Singoli pazienti provenienti dalla località cinese, informa, «sono stati prontamente identificati e sottoposti a isolamento in diverse città asiatiche e negli Usa. Nel frattempo la Cina ha deciso misure restrittive sui viaggi nazionali e internazionali per circoscrivere il focolaio epidemico». In attesa di raccomandazioni più precise da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità, il nostro Paese, prosegue il direttore del Dipartimento malattie infettive, «ha già messo in atto iniziative di prevenzione e controllo sui passeggeri in arrivo dalle zone colpite».

Il Coronavirus, che «avrebbe fatto un salto di specie dall’animale all’uomo», si trasmette ora da persona a persona per contatto ravvicinato, spiega l’esperto. «Informazioni sulla sua contagiosità, sulla diffusione del focolaio iniziale e sulla gravità clinica non sono ancora definitive e vengono continuamente aggiornate. Il virus comunque – conclude – sembra causare soprattutto polmoniti, ma non è noto quale sia la proporzione di casi più lievi».

coronavirus, nuovo ospedale in costruzione a wuhanIl governo cinese ha già avviato la costruzione immediata di due nuovi ospedali per fronteggiare l’emergenza: una struttura di contenimento da mille posti letto a Wuhan, che dovrebbe alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere della città vicine al collasso (consegna prevista il 3 febbraio), e in contemporanea sono iniziati i lavori per una seconda struttura sanitaria più grande e completa, che sarà pronta in due settimane. A Wuhan stanno arrivando squadre di dottori dalle altre città della Cina, oltre ai medici dell’esercito.

 

24 gennaio 2020