Unità dei cristiani, veglia a Gesù di Nazareth

La celebrazione il 22 gennaio. Il 25 la conclusione della Settimana ecumenica a San Paolo con i vespri presieduti dal Papa alla presenza dell'urna con il corpo di san Timoteo in arrivo da Termoli

Si terrà quest’anno nella parrocchia Gesù di Nazareth, a Verderocca, l’appuntamento più importante della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani nella diocesi di Roma. In quella che è stata la parrocchia fondata da don Andrea Santoro, il sacerdote “fidei donum” della diocesi ucciso nel febbraio 2006 a Trabzon, in Turchia, mentre pregava nella chiesa a lui affidata (la sua bibbia in lingua turca è conservata nella chiesa), si ritroveranno i rappresentanti delle confessioni cristiane di Roma per la veglia ecumenica diocesana. L’inizio della celebrazione nella chiesa di via Igino Giordani è fissato per le ore 18.30. A presiederla, il cardinale vicario Angelo De Donatis. «Raccolti insieme in preghiera – afferma monsignor Marco Gnavi, incaricato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso – saremo chiamati a vivere l’accoglienza autentica» proprio in una parrocchia romana «che è simbolo di accoglienza della Parola e, conseguentemente, di ogni cristiano, anche di altra confessione, oltre che dei fratelli musulmani, nel nome di don Andrea Santoro».

Bibbia di Don Santoro, parrocchia Gesù di Nazareth, 26 ottobre 2019Bibbia di Don Santoro, parrocchia Gesù di Nazareth, 26 ottobre 2019 Bibbia di Don Santoro, parrocchia Gesù di Nazareth, 26 ottobre 2019

A fare da filo conduttore all’intera Settimana è il tema “Ci trattarono con gentilezza”, tratto dal brano degli Atti degli apostoli che racconta del naufragio di san Paolo a Malta (Atti 28, 2). L’ottavario si concluderà, come tradizione, il 25 gennaio, solennità della conversione di san Paolo apostolo, con la celebrazione dei secondi vespri presieduta da Papa Francesco nella basilica di San Paolo fuori le Mura (inizio ore 17.30). In quella celebrazione saranno presenti anche le reliquie di san Timoteo, discepolo e “figlio prediletto” dell’apostolo Paolo, provenienti dalla cattedrale di Termoli (Campobasso). Si tratta di un pellegrinaggio del corpo del santo a San Paolo e a San Pietro. L’urna è stata accolta venerdì 17 gennaio dalla comunità monastica nella basilica sulla via Ostiense e rimarrà sull’Altare della Confessione per tutto l’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani.

Mercoledì 22 è in programma il pellegrinaggio della comunità diocesana di Termoli sulla Tomba di Pietro con la partecipazione all’udienza generale di Francesco e, a seguire, la professione di fede e la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Gianfranco De Luca nella basilica di San Pietro. L’urna con il corpo di san Timoteo resterà a Roma fino al 26 gennaio – giornata in cui si celebra la Domenica della Parola di Dio istituita da Papa Francesco con la lettera apostolica in forma di motu proprio “Aperuit illis” -, quando sarà ospitata nella basilica di San Pietro per la celebrazione presieduta dal Papa (inizio ore 10). Domenica prossima, alle 18, l’accoglienza delle reliquie a Termoli nella chiesa intitolata al santo e la processione con il rientro in cattedrale.

20 gennaio 2020