In Sudan servono 477 milioni di dollari per assistere 900mila rifugiati

La richiesta arriva dall’Unhcr, che ha presentato un piano di risposta alla crisi nel Paese. Previsti interventi a opera dell’Agenzia Onu e di oltre 30 partner

Maggiore sostegno per il Sudan. Presentando a Khartoum il Piano di risposta alla crisi di rifugiati nel Paese (Sudan refugee response plan), nei giorni scorsi, l’Unhcr – l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati – ha rivolto un appello per raccogliere fondi per 477 milioni di dollari da destinare all’assistenza, nell’arco di quest’anno, degli oltre 900mila rifugiati presenti nel Paese, nonché dei quasi 250mila sudanesi delle comunità che li accolgono. Il Piano prevede interventi umanitari a opera dell’Unhcr e di oltre 30 partner.

Il Sudan, ricordano dall’Unhcr, «può vantare una lunga tradizione di accoglienza a favore di rifugiati e richiedenti asilo ma deve anche gestire il dramma dei propri cittadini sfollati interni, facendo fronte, allo stesso tempo, a una grave crisi economica». L’Agenzia Onu rivolge dunque il proprio appello in una fase in cui il Paese sta affrontando una storica transizione politica e necessita di solidarietà internazionale per conseguire pace e stabilità. Il gruppo più esteso di rifugiati accolto in Sudan, riferiscono dall’Unhcr, è quello composto dai cittadini sudsudanesi: circa 840mila hanno cercato rifugio nel Paese dal 2013. Sono, inoltre, necessarie risorse per i rifugiati originari di altri nove Paesi, in cerca di asilo da violenze e persecuzioni.

Nel frattempo, il Sudan continua ad accogliere nuovi rifugiati. In Darfur, l’afflusso ininterrotto di rifugiati centrafricani in aree remote degli Stati del Darfur Meridionale e del Darfur Centrale ha fatto registrare un aumento da poco più di 5mila a quasi 17mila unità da settembre 2019. In Sudan i rifugiati sono presenti in oltre 130 località distribuite tra i 18 Stati del Paese. Circa il 70 per cento vive fuori dai campi, in villaggi, città e insediamenti. La maggioranza dei rifugiati e dei richiedenti asilo presenti in Sudan deve far fronte a livelli elevati di povertà, ha accesso limitato a opportunità di sostentamento ed è accolta in alcune tra le regioni più povere del Paese, dove anche le comunità locali faticano a sopravvivere con risorse scarse.

Ancora, anni di conflitto e instabilità hanno inoltre causato la fuga di oltre 600mila rifugiati sudanesi nei Paesi limitrofi, tra i quali oltre 300mila rifugiati dal Darfur al Ciad orientale. Da quando a maggio 2017 è stato firmato un Accordo tripartito tra il governo del Sudan, il governo del Ciad e l’Unhcr, quasi 4mila rifugiati sudanesi hanno deciso di fare ritorno a casa. Si stima che altri faranno ritorno quest’anno. Nel 2019, l’operazione dell’Unhcr in Sudan ha continuato a restare tra quelle maggiormente sottofinanziate, dato che dei 269 milioni di dollari necessari è stato coperto solo il 32 per cento.

16 gennaio 2020