Boeri: serve una nuova alleanza tra la sfera urbana e la natura

L'architetto, creatore del Bosco Verticale di Milano, protagonista con il cardinale De Donatis del terzo appuntamento di "Insieme per la nostra casa comune", l'itinerario sull'enciclica Laudato si'

«Quando l’essere umano pone al centro se stesso finisce per dare priorità assoluta ai suoi interessi contingenti e tutto il resto diventa relativo. Si scade così nel relativismo pratico che caratterizza il nostro tempo e che spinge una persona ad approfittare di un’altra e a considerare la nostra casa comune come qualcosa da sfruttare per il massimo profitto». Lo ha detto il cardinale vicario Angelo De Donatis intervenuto ieri sera, 13 gennaio, nella basilica di San Giovanni in Laterano su “La radice umana della crisi ecologica”, tema-guida del terzo appuntamento di “Insieme per la nostra casa comune”, l’itinerario di approfondimento e riflessione sull’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco promosso dalla diocesi di Roma per l’anno pastorale 2019-2020.

«Il dominio non è frutto della conquista dell’uomo ma un dono di fiducia da parte di Dio che affida alle sue mani, spesso egoiste, il compito di vegliare sulla creazione e garantire l’armonia con gli altri esseri viventi», ha osservato il porporato richiamandosi al salmo 8, inno di lode che «celebra la grandezza dell’uomo nonostante la sua limitatezza di fronte all’immensità dell’universo». Ancora, il cardinale, sulla scia della Laudato si’, ha sottolineato come «un antropocentrismo deviato dia luogo a uno stile di vita deviato che favorisce atteggiamenti destinati a causare al tempo stesso il degrado ambientale e il degrado sociale».

Uno vero e proprio stato di emergenza, quello in cui versa il nostro pianeta e che viene posto in luce nell’enciclica del Papa. «Questo straordinario manifesto culturale, religioso e politico sulla contemporaneità ci invita a riflettere sul rapporto tra le nostre azioni e i loro effetti – ha dichiarato l’architetto Stefano Boeri, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano e direttore del Future City Lab dell’Università di Shanghai -. È su questo tema che si misura oggi il nostro senso di responsabilità».

Da qui la rilevanza dell’azione dell’uomo, il cui impatto ha generato nel tempo una profonda alterazione degli equilibri naturali: «L’inizio dell’urbanizzazione e dell’industrializzazione è stato all’origine del cambiamento climatico – ha spiegato Boeri, noto per aver progettato e realizzato, nel 2014 a Milano, il Bosco Verticale, primo prototipo di edificio residenziale sostenibile con facciate ricoperte di alberi e piante -. Non solo: l’aumento della popolazione delle metropoli risulta anche essere legato ad una crescita delle disuguaglianze tra persone». A tutto ciò si aggiunge, inoltre, il tema della migrazione umana, il cui massiccio incremento è per lo più connesso all’emergenza climatica: «A causa di eventi meteorologici estremi milioni di persone sono state costrette a spostarsi – ha proseguito -. Nel 2050 sono previsti 250 milioni di profughi dovuti alla desertificazione».

Soffermandosi poi sul «mondo che non siamo riusciti a compromettere», l’architetto ha evidenziato come «le foreste siano una grande risorsa per la biodiversità e per la produzione di energia rinnovabile, oltre che capaci di assorbire il 30% di CO2 generato dalle città». A oggi dunque la vera sfida è «tendere a un’ecologia integrale che non si limiti a intervenire sul piano tecnologico ma cerchi di instaurare un nuovo rapporto con la natura». Una rinnovata alleanza tra la sfera urbana e la natura: è quanto si auspica Boeri, per il quale urge «costruire una prospettiva diversa rispetto a tali questioni». Quindi, l’invito del docente: «Occorre pensare a un’architettura che abbia la vegetazione come componente essenziale. In questo modo riusciamo ad assorbire le polveri sottili, a ridurre i consumi energetici, ad aumentare la biodiversità delle specie viventi e a migliorare la qualità della nostra salute».

Come nei precedenti appuntamenti, la serata è stata scandita dall’esecuzione di brani musicali e dalla lettura di brani di riferimento dell’enciclica. L’itinerario sulla Laudato si’ proseguirà il 10 febbraio con l’incontro dedicato al tema “Un’ecologia integrale”. Per l’occasione, il cardinale vicario dialogherà con Leonardo Becchetti, economista e presidente di Next.

14 gennaio 2020