Damiano è stato ritrovato senza vita nel parcheggio di un supermercato a Tor Bella Monaca. Prima di lui un altro senza fissa dimora è morto a Verona. Due vittime in due giorni, ai primi freddi di questo inverno. «Di fronte a queste morti non si può far finta di niente. Perché si può morire di freddo, ma anche di solitudine e di indifferenza», denuncia la Comunità di Sant’Egidio, che lancia un appello a tutti cittadini: «Ognuno può fare qualcosa: fermarsi davanti a chi vive per strada, portare una coperta, capire come aiutarlo, rivolgersi a chi già aiuta, come alle nostre sedi in tutta Italia».

Intanto, con l’obiettivo di ampliare l’accoglienza verso chi vive in strada, Sant’Egidio ha aperto anche la chiesa di San Callisto a Trastevere, dove dal 30 dicembre possono essere ospitate 40 persone a notte, che si aggiungono a quelle accolte ordinariamente a Palazzo Migliori, gestito insieme all’Elemosineria apostolica, e nella Villetta della Misericordia, all’interno del complesso del Gemelli. «L’inverno – evidenziano dalla Comunità – non è una calamità improvvisa e innaturale ma ampiamente prevista, anche se può arrivare in ritardo, com’è accaduto quest’anno. Per questo un appello urgente è rivolto anche alle istituzioni: tutti i Comuni italiani, nessuno escluso, devono avviare o potenziare con urgenza il loro piano freddo, prima che le prossime ondate di gelo provochino nuove vittime».

2 gennaio 2020