Suor Bottani, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica
Il riconoscimento conferito dal presidente Mattarella, insieme a 31 altre onorificenze a cittadine e cittadini impegnati in solidarietà, cultura, legalità
«Per la totale dedizione con cui da anni è impegnata nella prevenzione, sensibilizzazione e contrasto alla tratta degli esseri umani». Questa la motivazione con la quale questa mattina, 20 dicembre, il presidente Sergio Mattarella ha conferito a suor Gabriella Bottani il titolo di Ufficiale dell’Ordito al merito della Repubblica italiana. 32, in tutto, le onorificenze al merito conferite dal capo dello Stato a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità o, ancora, per le attività in favore della coesione sociale, dell’integrazione, della ricerca e della tutela dell’ambiente.
«Ricevo con gratitudine la notizia del riconoscimento datomi dal presidente della Repubblica per il lavoro che ho svolto per costruire reti di solidarietà e reti di bene per contrastare la tratta e per sensibilizzare su questo tema che provoca tanto dolore – il commento della religiosa -. Con grande sorpresa ricevo la notizia in un momento che sto riservando alla preghiera e al silenzio, che per me è la fonte di questo impegno che porto avanti. La fede in Cristo mi ha sempre sostenuta e continua a farlo. Vorrei dedicare questo riconoscimento alle tante persone religiose e non, cattoliche e di altre fedi, che dedicano la loro quotidianità a costruire un mondo migliore».
Suor Gabriella ricorda i primi passi del suo impegno contro la tratta, nel 2007, in Brasile. «Mi sono resa conto – dice – che erano due le cose su cui dovevamo impegnarci. La prima è promuovere azioni concrete sul territorio per la prevenzione, l’accoglienza e l’assistenza ai sopravvissuti, alle comunità e alle famiglie che hanno sofferto la violenza della tratta. E la seconda è tessere reti di solidarietà e di fiducia per contrastare chi, come i trafficanti, distrugge i legami significativa per la persona». Quindi, con uno sguardo all’oggi, prosegue: «Tutto questo è per me Talitha Kum, un progetto nato dentro la vita religiosa e a partire dalla vita religiosa ma in collaborazione con il mondo laicale e con altre fedi. Questo mi ha aperto degli spazi nuovi e importanti di crescita».
Talitha Kum è un progetto che nasce all’interno dell’Unione internazionale delle Superiore generali, che promuove la collaborazione nell’ambito comune della lotta alla tratta, dando vita a una rete internazionale di cui la religiosa è coordinatrice. «La collaborazione – ancora le parole di suor Bottani – è una risposta importante alla crisi della nostra epoca, che tende a dividere e a frammentare; in un contesto di separazione le forze di morte e distruzione, come la tratta, attingono più forza ed energia. Questo riconoscimento fa onore a tutti gli sforzi che facciamo per superare le divisioni, i ghetti e le scatole chiuse; è un invito a unire le forze che mettono al centro la dignità della persona e la vita».
20 dicembre 2019