Arriva dal cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori un primo bilancio dei danni causati dal sisma che nella notte tra l’8 e il 9 dicembre ha colpito la Toscana. «La situazione di disagio, pur nelle difficoltà di ogni terremoto, è visibile soprattutto a Barberino di Mugello, dove vi è una lunga fila di persone alla tenda della protezione civile, per richiedere sopralluoghi nelle case, anche se non risultano segni evidenti sulle facciate – dichiara all’Agenzia Sir -. Per quanto riguarda le chiese, abbiamo un problema molto serio a Barberino, dove la parrocchia di San Silvestro vede gravemente lesionato il portico e distaccata la facciata».

Già nella giornata di ieri, 9 dicembre, il cardinale si è recato in tutte le parrocchie del Mugello colpite dal terremoto, per esprimere la sua vicinanza alla popolazione e per verificare la situazione. Al momento, spiega, «stanno portando via le opere d’arte dall’interno della chiesa danneggiata, con la Soprintendenza e i Beni artistici. Il vero problema che abbiamo è quello comunitario, perché dovremo trovare un altro luogo per le celebrazioni. Anche la casa canonica è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco». Poi, aggiunge, «è crollato il controsoffitto di una chiesa affidata alla comunità ortodossa rumena. Una ex parrocchia che non usiamo più come comunità cattolica». I sacerdoti, sottolinea il porporato, «come sempre sono un punto di riferimento umano ma al momento non ci sono situazioni tali da richiedere da parte loro un intervento diretto». Probabile per questa mattina, 10 dicembre, un quadro più certo della condizione delle case e delle necessità delle persone.

La popolazione, prosegue l’arcivescovo di Firenze, «è comprensibilmente spaventata ma ho visto tranquillità e molto ordine. Voglio rassicurare la gente: la situazione è sotto controllo, la macchia dei soccorsi si è mossa in maniera tempestiva ed efficace, le istituzioni sono attive e tutto è supervisionato dalla Prefettura».

10 dicembre 2019