Quell’«uso ingordo» che logora la terra

Proseguono gli incontri a due voci sulla Laudato si'. Il dialogo tra il cardinale De Donatis e il climatologo Luca Mercalli. Le strategie per fare fronte all'emergenza, dalla casa ai trasporti, dallo spreco alimentare agli acquisti

«È sufficiente guardare alla realtà con sincerità per accorgersi del deterioramento in cui versa la nostra casa comune. Invece di essere custodi gelosi delle meraviglie del creato a noi donate, abbiamo assunto un atteggiamento prepotente e usurpatore». Sono queste le parole del cardinale vicario Angelo De Donatis, intervenuto ieri sera, 9 dicembre, nella basilica di San Giovanni in Laterano, all’incontro dal tema “Quello che sta accadendo alla nostra casa”, secondo appuntamento di “Insieme per la nostra casa comune”, l’itinerario di approfondimento e riflessione sull’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco promosso dalla diocesi di Roma per l’anno pastorale 2019-2020.

«La caducità cui è sottoposta la nostra casa comune e la schiavitù della corruzione non sono imputabili alla responsabilità del Creatore né del creato», ha proseguito il porporato commentando la lettera di san Paolo ai Romani (8, 18 -27), nella quale si mette in evidenza «tutta la tensione esistente tra la realtà negativa e sofferta di un presente temporaneo e quella positiva e definitiva del futuro caratterizzata dalla gloria e dalla redenzione del corpo». Da qui l’invito del cardinale a «vivere da figli e figlie di Dio» e a «recuperare la speranza» in virtù della quale «ristabilire l’armonia con il creato e con tutti gli altri esseri viventi».

Una conversione, quella ecologica, che è possibile attuare attraverso scelte che siano non solo comunitarie e sociali ma anche individuali. «Se non c’è consapevolezza e senso di responsabilità a livello personale, anche la politica sarà estremamente lenta nel recepire queste necessità – ha dichiarato Luca Mercalli, climatologo e presidente della Società meteorologica italiana -. Gran parte dell’enciclica di Papa Francesco, infatti, non è altro che l’esortazione a ciascuno di noi a fare qualcosa».  Dal 2015, anno della pubblicazione della Laudato si’, molti dei fenomeni e delle criticità ambientali in essa indicate si sono amplificate ulteriormente: «L’anno più caldo della storia, da quando abbiamo le misure precise, è stato il 2016, mentre il 2019 sarà il secondo o il terzo anno più caldo di sempre», ha spiegato il climatologo. «Fino a cinquant’anni fa potevamo anche pensare che un record assoluto ci stesse nella variabilità naturale del clima, ma oggi sono veramente tanti e ogni anno peggiori», ha aggiunto Mercalli, sottolineando come «tutto questo minacci la presenza del ghiaccio nell’Oceano Artico, dove sta succedendo qualcosa di molto rapido e drammatico che ha a che fare con l’aumento del livello dei mari». Quindi, il monito del presidente: «Se non faremo in modo di diminuire l’emissione dei gas climalteranti, il rischio è di avere un metro di oceano in più nei prossimi ottant’anni e questo significherebbe danni incommensurabili per i luoghi costieri, sofferenza e migrazione di popoli».

Eventi meteorologici estremi e movimenti migratori: sono queste le conseguenze più rilevanti di un cambiamento climatico che ha la sue origini in un «uso ingordo e spropositato delle risorse del pianeta e delle energie fossili». Un’emergenza a cui possiamo far fronte, secondo Mercalli, agendo su quattro diversi campi d’azione: la casa, dove «si può ridurre lo sperpero di energia puntando sui pannelli solari»; i trasporti, ricorrendo all’uso di mezzi pubblici; la riduzione dello spreco alimentare e,infine, pratiche di consumo orientate a «oggetti utili e che durino nel tempo».

L’incontro, scandito dall’esecuzione di brani musicali e dalla lettura dei brani dell’enciclica, ha visto al termine della serata il cardinale De Donatis donare al climatologo un ulivo, albero citato più volte nella Bibbia, simbolo di rigenerazione e riconciliazione con il creato. L’itinerario dedicato alla Laudato si’ proseguirà con l’appuntamento del 13 gennaio 2020, nel quale a dialogare con il cardinale vicario sarà Stefano Boeri, architetto di fama mondiale ideatore del Bosco Verticale.

10 dicembre 2019