Il presepe “emozionale” nel centro storico

La basilica di San Marco al Campidoglio ospita l’allestimento di Frate Indovino. Riprodotto un borgo medievale in uno spazio di 200 metri quadri

Camminare all’interno del presepe tra fornai, fabbri, maniscalchi, falegnami, con il sottofondo delle tradizionali musiche di Natale, il ragliare degli asini e il fruscio dell’acqua. È possibile farlo nella basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio dove è stato allestito il “Presepe emozionale di Frate Indovino”, visitabile gratuitamente fino al 6 gennaio, dalle 10 alle 18, nei giorni feriali, e dalle 10 alle 20 il sabato, la domenica e i festivi.

Inaugurato dal cardinale vicario Angelo De Donatis, titolare della basilica, il presepe, con personaggi e animali a grandezza naturale, è promosso dai frati minori Cappuccini dell’Umbria e ha ricevuto il patrocinio del Vicariato di Roma. Il percorso occupa oltre 200 metri quadrati: inizia nell’atrio della parrocchia, che si affaccia sul Vittoriano, e prosegue lungo la navata. È la riproduzione di un tipico borgo medioevale, in omaggio all’epoca di san Francesco d’Assisi, il primo a rappresentare la nascita di Gesù nel Natale del 1223. I visitatori hanno la possibilità di camminare all’interno dell’allestimento accanto alle sagome colorate del mugnaio nel frantoio, del maniscalco al lavoro nella stalla, dell’erborista e, girando attorno alla fontana, giungono alla capanna dove sono riprodotti i personaggi della Natività. Il presepe è impreziosito poi da parti in movimento che riproducono le invenzioni medievali, come la ruota idraulica per l’azionamento della macina del mulino e ulteriori “effetti speciali”. Tutte le casette sono dotate di apposti codici QR scansionabili con lo smartphone per accedere all’audioguida.

Riprodotto su una superficie di circa 3.000 metri quadri su materiali ecologici e di recupero, con circa 500 pannelli di cartone stampati in quadricromia, il presepe è stato progettato da ingegneri meccanici e ha visto all’opera l’intera équipe di Frate Indovino.
L’allestimento è nato nel 2016 con la volontà di manifestare «la minorità francescana che è uno stile di vita, lo stile di Dio, il quale si lascia incontrare ed abbracciare, disposto ad entrare in relazione con noi «in punta di piedi” – afferma padre Matteo Siro, provinciale dell’ordine dei frati minori Cappuccini dell’Umbria -. Questa installazione ci ricorda, come auspicato da Papa Francesco nella lettera apostolica “Admirabile signum”, la necessità di perpetrare una tradizione che unisce le persone nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. Ci incoraggia in quella vita di relazione che completa il percorso spirituale di ogni essere umano il quale si riconosce nell’umiltà di un bambino che viene alla luce».

Il “Presepe emozionale di Frate Indovino”, che ha richiesto 1.200 ore di lavoro, è un allestimento itinerante e per il parroco di San Marco Evangelista monsignor Renzo Giuliano l’essere stati scelti per l’edizione 2019 ha rappresentato «una grande sorpresa. Desideriamo essere un punto di forte aggregazione spirituale al centro della città. A due passi dal Campidoglio, che in piazza Venezia addobba un grande albero di Natale, noi presentiamo questo bellissimo segno cristiano del presepe perché diventi, nel nome di Betlemme, pane per la città».

9 dicembre 2019