Dopo il terremoto che ha colpito l’Albania nelle prime ore di martedì 26 novembre, Papa Francesco ha stabilito di inviare tramite il dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale un primo contributo di 100mila euro per il soccorso alla popolazione, in questa immediata fase di emergenza. Decine le vittime, a oggi, e almeno 600 i feriti ma il timore è che siano ancora molte le persone sotto alle macerie. E molti sono i danni lasciati dal sisma, avvertito anche lungo la costa adriatica, con diversi edifici crollati e centinaia di persone senza tetto.

«Il Santo Padre vuole in tal modo esprimere la sua vicinanza spirituale e il suo paterno sostegno nei confronti delle persone e dei territori colpiti», si legge nella nota diffusa dal dicastero pontificio, in cui si precisa anche che «la somma sarà impiegata nelle diocesi coinvolte dal sisma in opere di soccorso e assistenza, d’intesa con la nunziatura apostolica in Albania». 

Il contributo stanziato attraverso il dicastero, che accompagna la preghiera del Santo Padre per la popolazione dell’Albania, è parte degli aiuti che si stanno attivando in tutta la Chiesa cattolica e che coinvolgono, oltre a varie Conferenze episcopali, anche numerosi organismi di carità. «Vorrei inviare un saluto e la mia vicinanza al caro popolo albanese, che ha sofferto tanto in questi giorni – aveva detto il Papa al termine dell’udienza di mercoledì scorso -. L’Albania è stato il primo Paese dell’Europa che ho voluto visitare. Sono vicino alle vittime, prego per i morti, per i feriti, per le famiglie. Che il Signore benedica questo popolo a cui voglio tanto bene».

29 novembre 2019