Unione europea, via libera alla Commissione von der Leyen

L’emiciclo si è espresso con 461 voti favorevoli, 157 contrari, 89 astenuti. Gli auguri del presidente Sassoli alla presidente e al nuovo Collegio

La Commissione von der Leyen ottiene la fiducia dell’Europarlamento. L’emiciclo si è espresso questa mattina, 27 novembre, con 461 voti favorevoli, 157 contrari, 89 astenuti. La votazione è avvenuta dopo una discussione durante la quale la presidente eletta della Commissione ha presentato la squadra di commissari designati, che avevano già superato le audizioni del Parlamento europeo. Poi, alle 12, la votazione: si sono espressi 707 europarlamentari, su 751 membri dell’assemblea. Il mandato al via il 1° dicembre, dopo la proclamazione del Consiglio europeo.

«Siamo pronti – le parole di von der Leyen – ora sostenetemi. Mettiamoci a lavorare insieme per un nuovo inizio dell’Europa». Al vertice dell’agenda, la difesa dell’ambiente: «Prima l’Europa si muove e maggiori saranno i vantaggi per cittadini. Venezia sotto l’acqua è una questione vitale. Vediamo le foreste in Portogallo colpite da incendi, la siccità in Lituania. È successo anche in passato, ma non possiamo perdere neanche un secondo». L’obiettivo: una transizione «equa e inclusiva» verso la neutralità climatica dell’Europa entrò metà secolo.  «Se esiste un ambito in cui il mondo ha bisogno della nostra leadership, è la protezione del clima – ha continuato von der Leyen -. È un problema esistenziale per l’Europa e per il mondo”

Accanto al «Green deal europeo», nel discorso programmatico della presidente eletta altro punto chiave è la digitalizzazione. «Dobbiamo padroneggiare le nuove tecnologie, scommettere sull’intelligenza artificiale», dichiara, maneggiare con cura i dati – «data protection» -, realizzare la cybersicurezza. «Al centro – assicura – ci sarà una strategia industriale che consentirà alle nostre aziende, grandi e piccole, di innovare e sviluppare nuove tecnologie creando nuovi mercati. Ci aiuterà a ridurre le emissioni favorendo la creazione di posti di lavoro. Saremo noi a definire gli standard globali. Questo ci darà un vantaggio nella competitività e garantirà un campo di gioco comune. Tutto ciò deve essere a servizio del popolo europeo».

Il messaggio della politica tedesca è chiaro e inequivocabile: «Mettiamoci al lavoro». E nel suo discorso, per ogni punto programmatico fa i nomi dei commissari incaricati dei vari portafogli. Compaiono termini quali innovazione, transizione energetica, investimenti, sostegno all’economia, commercio, trasporti, digitalizzazione, appunto. Il bilancio pluriennale (Qfp) dell’Ue «non può essere solo un esercizio contabile, perché il mondo di 7 anni fa non è più quello di oggi e non sarà quello del 2027». Rilancia l’economia sociale di mercato, promette «flessibilità nei conti pubblici» ma chiede conti sani agli Stati membri. Ambito, quest’ultimo, del quale si occuperà il commissario italiano Paolo Gentiloni: «Mi ha convinto e io credo in lui».

Nel discorso di von der Leyen spazio anche al tema delle migrazioni, declinato sui due fronti della lotta ai trafficanti di esseri umani e della riforma del sistema di asilo, ma anche al capitolo della sicurezza interna, alla tutela della salute, al salario minimo, alla lotta alla povertà: «Ciò che sta a cuore ai cittadini». Ultimo punto: il nodo Brexit. «Un membro della nostra famiglia intende lasciare la nostra Unione e io non ho mai sottaciuto che sarò sempre una remainer – le parole della presidente -. Ma rispetteremo la decisione dei britannici e troveremo sempre delle soluzioni alle sfide comuni; qualsiasi cosa serba il futuro per noi, il legame e l’amicizia dei nostri popoli non possono essere spezzati».

A elezione avvenuta, il presidente Sassoli ha rivolto alcune parole sul ruolo svolto dagli eurodeputati nel percorso istituzionale degli ultimi mesi e ha ringraziato gli uffici dell’Assemblea per il lavoro compiuto e la stampa. Quindi ha formulato «i migliori auguri» alla presidente von der Leyen e al nuovo Collegio. «L’Europa deve affrontare molte sfide ed è essenziale che la Commissione sia pronta ad agire sulle questioni che contano di più per i cittadini europei», afferma. Ora «è tempo di andare avanti. Il Parlamento è pronto a lavorare insieme a voi per cambiare l’Europa in meglio. Dalla leadership mondiale nella lotta ai cambiamenti climatici alla lotta contro l’aumento del costo della vita, i cittadini europei chiedono azioni concrete. Dobbiamo trasformare le promesse degli ultimi mesi in risultati che miglioreranno la vita delle persone».