Ancora un impedimento sulla strada della complessa questione Brexit. Da Londra arriva la notizia che il Regno unito non intende nominare un commissario che faccia parte del Collegio von der Leyen, essendo in campagna elettorale. Nello stesso tempo, assicurano, non verrà intralciato in alcun modo il cammino delle istituzioni comunitarie. Uno strappo ai trattati, che dispongono invece che ogni Stato membro sia rappresentato nell’esecutivo dell’Unione europea, correlato alle mancate decisioni britanniche di procedere verso il recesso.

Allo stesso tempo da Palazzo Berlaymont, sede della Commissione Ue, giunge l’impegno a procedere per l’insediamento, come stabilito, il prossimo 1° dicembre. Dana Spinant, vice portavoce della Commissione, conferma la notizia che sta per giungere, sotto forma di lettera, da Londr. «Analizziamo la posizione del Regno Unito – dichiara – e stiamo valutando tutte le opzioni possibili per decidere quali saranno i prossimi passi e gestire questa situazione, complessa e senza precedenti legali». Quindi ribadisce: «La presidente Ursula von der Leyen punta all’insediamento il 1° dicembre e lavora con le altre istituzioni europee per raggiungerlo».

15 dicembre 2019