De Donatis: «Con Roma Sette in ascolto della città»

Il cardinale ai parroci alla vigilia della Giornata a sostegno di Avvenire e del settimanale diocesano: ampio spazio al percorso di lettura del territorio. Ambito della memoria, rubriche su Romasette.it

«Siamo chiamati ad “abitare con il cuore la città” per ascoltarne il “grido”, per dar conto delle sofferenze e delle fatiche della gente che vive a Roma guardando alla vita concreta delle persone. Un percorso di lettura del territorio e di ascolto delle storie di vita di giovani, famiglie e poveri che troverà ampio spazio sul settimanale diocesano Roma Sette anche grazie alle segnalazioni che vorrete proporre». Si apre così la lettera del cardinale vicario Angelo De Donatis ai parroci della diocesi in vista della Giornata diocesana per il sostegno ad Avvenire e a Roma Sette, in programma domenica 10 novembre. Un appuntamento annuale di sensibilizzazione rivolto a tutta la diocesi, in particolare alle parrocchie. Un’opportunità per valorizzare il quotidiano dei cattolici e il settimanale diocesano e informare sul loro impegno.

Quest’anno, proprio sul ruolo di Roma Sette si sofferma il cardinale: «L’attenzione al territorio e alle sue esigenze – scrive – è stata sempre una caratteristica peculiare dell’impegno del nostro settimanale, diffuso ogni domenica con Avvenire nelle edicole e nelle parrocchie. Non solo con lo sguardo sulle nostre comunità e sulla loro vita di fede e di carità, che trovano uno spazio costante sulle sue pagine, ma anche con l’obiettivo più ampio puntato sulla vita della città, come testimonia la recente inchiesta sulla situazione del mercato del lavoro, uno dei problemi più sentiti dai giovani e dalle famiglie che vivono a Roma». Da qui l’auspicio di De Donatis rivolto ai parroci: «Il racconto delle storie di vita, delle testimonianze che incontrerete nel cammino di quest’anno potrà essere, grazie al vostro aiuto, il “sale” dell’informazione diocesana, ed è in fondo il cuore stesso del giornalismo autentico che mette in primo piano la persona e le sue relazioni».

Così prosegue il cardinale nella lettera ai parroci: «Diffuso da 45 anni con il quotidiano dei cattolici» – il primo numero di Roma Sette (all’epoca Roma7) risale proprio al novembre 1974 – «il settimanale condivide da sempre i valori che caratterizzano l’impegno di Avvenire: la qualità, la completezza e il rigore dell’informazione; il rispetto della verità e della dignità della persona; il valore fondante della cultura; l’attenzione alla dimensione della memoria, così vitale per il futuro dei nostri giovani». E su quest’ultimo ambito De Donatis aggiunge: «Una dimensione, quella della memoria, che nel precedente anno pastorale abbiamo coltivato nella
diocesi per ritrovare il senso profondo di quanto vissuto dal dopo-Concilio fino ad oggi. In questo cammino continua ad aiutarci il settimanale diocesano, che attraverso la testata on line Romasette.it propone anche quest’anno due preziose opportunità. Da un lato, la rubrica “Ritratti romani” sulla testimonianza di sacerdoti, religiose, laici che hanno illuminato il volto della Roma del ‘900; dall’altro, le pagine più significative del settimanale cartaceo, a partire dalla metà degli anni ‘70, che hanno riacceso i riflettori sull’opera di chi ci ha preceduto e sulla gratitudine che dobbiamo al Signore.

«Attraverso la memoria avviene la consegna di storie, speranze, sogni ed esperienze da una generazione ad un’altra», è stato scritto nel presentare il tema del messaggio del Santo Padre per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali «“Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia». Il cardinale così conclude: «La vita si fa e si farà storia, anche nelle nostre comunità. Proprio grazie al cammino di ascolto del grido della città che abbiamo intrapreso. In questo cammino Avvenire e Roma Sette potranno essere validi compagni di viaggio. Per questo motivo ti invito a sostenerli, utilizzando anche le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, con la lettura e la diffusione dell’edizione digitale (abbinata a quella cartacea), grazie alla quale è possibile avere a disposizione un vasto patrimonio informativo utile per una crescita culturale delle nostre comunità».

5 novembre 2019