Scuole in festa, contro razzismo e xenofobia

All'Istituto Massimo la conclusione dei progetti del Centro Astalli "La scrittura non va in esilio" (superiori) e “Scriviamo a colori” (medie). Ripamonti: giovani chiamati a un futuro multiculturale

Una grande festa per le scuole, per ribadire l’impegno per la creazione di una società più inclusiva e accogliente, libera da razzismo e xenofobia. Questo il senso dell’evento “La scrittura non va in esilio” organizzato dal Centro Astalli, sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati, che ha avuto luogo questa mattina, 30 ottobre. Gremito da oltre mille studenti provenienti da tutta Italia l’auditorium dell’Istituto Massimiliano Massimo, la scuola cattolica della Compagnia di Gesù ispirata ai principi pedagogici di Sant’Ignazio di Loyola.

Ad aprire la mattinata, il presidente del Centro Astalli padre Camillo Ripamonti, che nel suo intervento ha sottolineato «l’importanza di mettere in dialogo e in rapporto i giovani, sempre più chiamati ad un futuro multiculturale, con la testimonianza diretta dei migranti e dei richiedenti asilo». A colpire, sottolinea il religioso, è «la normalizzazione del fenomeno migratorio, entrato ormai nella quotidianità dei ragazzi, e che emerge chiaramente nei loro elaborati dei quali questa mattina riconosciamo ufficialmente il merito».

Nel corso della manifestazione infatti sono stati premiati i 10 studenti vincitori della XIII edizione del concorso letterario “La scrittura non va in esilio”, rivolto agli alunni delle scuole superiori, e i tre della V edizione del concorso “Scriviamo a colori”, destinato invece alle scuole medie. Entrambi i progetti, realizzati dal Centro Astalli nell’ambito delle proposte didattiche denominate “Finestre” e “Incontri”, intendono sensibilizzare i più giovani sul diritto d’asilo e il dialogo interreligioso. Grazie a queste iniziative interculturali, testimoni di altre religioni e rifugiati incontrano ogni anno oltre 27mila studenti in 15 città italiane. In particolare, gli studenti si sono cimentati nella stesura di un racconto che affronta un tema a scelta tra quelli proposti ovvero l’immigrazione e la società interculturale.

«Prendere parte a questo progetto è fondamentale per i nostri alunni – evidenzia Laura Crippa, docente di filosofia del Liceo scientifico Vittorio Veneto di Milano – perché troppo spesso la narrazione che la società e i media fanno del fenomeno migratorio è fuorviante». Chiara, alunna della professoressa e una delle vincitrici, spiega di avere sviluppato il suo elaborato «provando a mettermi nei panni di un giovane migrante che parte, lasciando tutto, a volte anche la sua famiglia».

Alcuni racconti premiati per la categoria delle scuole superiori sono stati pubblicati sull’edizione odierna de L’Osservatore Romano, media partner dell’evento. Presente in sala Andrea Monda, direttore del quotidiano della Santa Sede e anche Flavia Cristiano, direttrice del Centro per il libro e la lettura del ministero per i Beni e le attività cultura che patrocina il concorso. Tra gli altri, ha consegnato i premi ai giovani studenti la scrittrice Melania Mazzucco. L’evento è stata poi l’occasione per conferire l’attestazione “Scuola amica dei rifugiati” a quegli istituti che nello scorso anno scolastico si sono impegnati nella realizzazione di percorsi di cittadinanza attiva, per la creazione di una società più accogliente. L’iniziativa di promozione sociale è stata curata dal Centro Astalli in collaborazione con l’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo sviluppo.

Ancora, nel corso della mattinata sono stati presentati i nuovi bandi di “Scriviamo a colori” e “La scrittura non va in esilio” per l’anno scolastico in corso. Tutte le informazioni e i materiali didattici sono scaricabili dal sito www.centroastalli.it.

30 ottobre 2019