Anche a Roma gli studenti in piazza per l’ambiente

Erano attesi in 30mila, ma hanno superato in poche ore quota 100mila i partecipanti al terzo Global Strike for the Future di Roma, partito alle 10 da piazza della Repubblica, poche ore dopo che anche la Capitale ha dichiarato lo stato d’emergenza climatica

Zainetti sulle spalle, striscioni e cartelloni disegnati col pennarello, qualche megafono. E addosso almeno un dettaglio verde. Gli studenti di Roma sono in movimento per il terzo terzo Global Strike for the Future. Si sono dati appuntamento alle 10 a piazza della Repubblica, quindi in corteo lungo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali fino a piazza della Madonna di Loreto. Per arrivare, sono partiti insieme, da scuole e atenei: alcuni presidi hanno accolto l’invito del ministro Fioramonti a non calcolare come assenza la partecipazione alla manifestazione. Alla Sapienza saranno tollerate le assenze alle lezioni dei corsi a frequenza obbligatoria. Insieme ai ragazzi anche alcuni docenti, tanto che i sindacati Sisa, Usi, Cobas, Flc Cgil e Unicobas hanno proclamato uno sciopero.

La manifestazione arriva poche ore dopo che anche Roma Capitale, come più di 500 città in tutto il mondo, ha dichiarato lo stato di emergenza climatica, con una mozione votata all’unanimità nel pomeriggio di ieri, 26 settembre. Soddisfazione nel comitato romano di Fridays for Future, il movimento internazionale nato sull’onda dell’impegno della giovane attivista Greta Thunberg. E soddisfazione anche da parte dell’amministrazione capitolina. «In risposta ai cambiamenti climatici – dichiara il presidente della commissione Ambiente Daniele Diaco – abbiamo portato in aula un atto trasversale e senza colore politico. Il progetto si articola in 16 punti e prevede, tra le altre cose, riduzione delle emissioni, dialogo con Regione e governo per mobilità sostenibile, micromobilità, trasporto pubblico e ciclabilità». Non solo: si parla anche di bonifiche e depurazione del Tevere, rigenerazione urbana e riqualificazione edilizia, guerra alle perdite del servizio idrico, focus sul ciclo dei rifiuti. L’obiettivo è all’insegna delle tre “erre”: ridurre, riutilizzare e riciclare.

Le stime della questura erano di 5mila partecipanti; da Fridays for Future ne aspettavano almeno 30mila, ma a metà mattinata nelle strade di Roma si sono riversati oltre 100mila partecipanti, superando ogni previsione, soprattutto grazie alle iniziative di sensibilizzazione degli ultimi giorni. Inevitabile qualche disagio, con deviazioni, limitazioni e rallentamenti sulle linee bus H, 5, 14, 16, 40, 50, 51, 60, 64, 66, 70, 71, 75, 82, 85, 87, 105, 117, 118, 170, 360, 590, 649, 714 e 916.

La manifestazione di oggi conclude la “Climate Action Week“, la settimana di mobilitazione globale per il clima indetta da Fridays For Future in tutto il mondo. La settimana era iniziata venerdì 20 settembre, con manifestazioni in 130 Paesi nel mondo: secondo gli organizzatori, hanno coinvolto 4 milioni di persone complessivamente. La maggior parte degli Stati hanno tenuto lo sciopero nazionale il 20: folle oceaniche si sono viste negli Stati Uniti, in Germania e in Australia. Gli attivisti italiani hanno scelto di fare lo sciopero il 27, insieme ad altri 26 paesi. A Montreal, in Canada, presente anche Greta Thunberg.

27 settembre 2019